Passeggiando a Padova nella prima domenica dello shopping “post berlusconiano”

 

Saranno anche stati chiusi i varchi della ztl oggi, ma la prima domenica dello shopping ha registrato in centro storico un afflusso davvero impressionante. Uno shopping “post berlusconiano”: la silouette del premier la si incontra con una espressione tristissima nella foto qui a fianco. Sullo sfondo del negozio Vougue ottanta con già i cartelli degli sconti. Perchè in tempi come questi o si vende alla metà o non si vende. E anche così non è che gli affari vadano fortissimo. Mica è o era tutta colpa di Berlusconi, sia chiaro. Lo sanno i cittadini di Padova che bisognerà ancora tirare la cinghia ed infatti di gente con le borse degli acquisti se ne vede, ma non forse come i commercianti, tantissimi quelli che hanno comunque tenuto aperto, desidererebbero. Sanno anche loro che dovranno resistere, che sarà un anno magro. Con i saldi, o quando arriveranno le tredicesime, per chi le ha in contratto, forse qualcosa di più si muoverà.

Ci sono poi commercianti come quelli di Caffè collant in piazza delle Erbe che fanno una vetrina in stile “bunga bunga” ed una mamma appiccica sulla vetrina un biglietto di protesta. Che il berlusconismo è finito forse lo vedi anche da piccoli segni come questo (foto di Franco Tanel, fatta dopo aver bevuto una ombra all’Anfora con il maestro Umicini).
Sul listòn pensavo di incontrare il pianista fuori posto, Zanarella, che forse intimorito dall’ammonizione dei vigili di sabato scorso avrà scelto un’altra piazza dove suonare. Ammonizioni ripetute i vigili urbani le hanno fatte con sguardi accigliati ai numerosi vù cumprà che hanno steso ad intermittenza le lenzuola a terra con sopra borse e cinture. I vigili passavano di fianco alla Rinascente e loro sbaraccavano spostandosi su via Roma. Arrivati i vigili a via Roma loro andavano su piazza Cavour e via aprendo e chiudendo le lenzuola, come Bip Bip e Willy il coyote.
A proposito, in piazza Cavour sono tornate le panchine, e pensare che qualche commerciante non le voleva. Ma perchè? Sono comode e belle. Avrò il diritto di riposarmi a metà passeggiata o no?

Alberto Gottardo