Immigrati al voto a Padova: scommessa vinta, quorum raggiunto

 

Per la prima volta in Italia gli immigrati extracomunitari sono andati a votare oggi a Padova. Le elezioni erano convocate per l’elezione dei rappresentanti della Consulta degli immigrati. Un organo consultivo il cui presidente potrà prendere parte, senza diritto di voto ma con diritto di intervento, nel consiglio comunale di Padova. Il quorum del 15% dei quasi 18mila residenti extracomunitari a Padova è stato raggiunto già nel pomeriggio e secondo le stime del Comune alle 20, quando si chiuderanno le urne, i votanti dovrebbero essere vicini ai cinquemila cittadini. I candidati ammessi alle elezioni sono 46 (29 maschi e 17 femmine) di cittadinanze appartenenti alle diverse nazionalità presenti in città con gruppi numerosi.
In fila sin dalle 8 di mattina, gli stranieri che si sono presentati alle urne hanno esibito agli scrutatori il permesso di soggiorno ed hanno poi apposto la croce su uno dei nomi dei candidati. I risultati ufficiali delle elezioni si conosceranno già domani in mattinata. Nei giorni scorsi sono state numerose le assemblee ed i comizi degli stranieri che hanno preso parecchio sul serio le elezioni della Consulta: anche stamattina all’esterno della sala Carraresi, nel quartiere fieristico di Padova, i sostenitori dei candidati cercavano di accaparrarsi le ultime preferenze. Un esperimento riuscito, secondo il sindaco di Padova Flavio Zanonato che stamattina ha fatto visita alle sale che ospitavano il comitato elettorale.
“Stiamo cercando di dare un senso alla parola integrazione, – ha detto il sindaco di Padova – parola che usiamo sempre e che poi non è tradotta quasi mai in fatti pratici. In questo caso c’è un grande esercizio di democrazia. Qui ci sono cittadini stranieri che non hanno mai votato in vita loro perché nei loro paesi non si può: ci danno una rappresentanza che avrà una doppia funzione, rappresentare i loro interessi, le loro esigenze e i loro problemi ed anche la possibilità di consentire a noi di dire loro quali sono i problemi dei padovani, come chiediamo loro di comportarsi. L’esistenza di questa consulta degli immigrati avrà un vantaggio reciproco per gli stranieri e per la città. Noi ci siamo abituati agli stranieri come quelli che si comportano scorrettamente, e ce ne sono per carità, però c’è anche una componente maggioritaria negli stranieri che sono qui per lavorare nelle famiglie, per lavorare nell’industria e nei cantieri. Oggi per loro è una festa perché hanno, per la prima volta, la possibilità di eleggere un loro candidato in una consulta che ci aiuterà a migliorare ancora Padova”. (fonte Ansa)

Qui sotto l’intervista del sindaco Flavio Zanonato alla giornalista di Rai 3 Francesca Ferrari