Beppe Grillo? Per Massimo Cacciari e’ segno che “il Paese e’ impazzito”

 

“E’ un grande casino, una situazione del Paese vicina alla follia, per un verso e per l’altro”.
A dirlo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, a margine della presentazione del libro “2030 la tempesta perfetta”. “Anche che una città come quella di Palermo torni dopo 25 anni, al di fuori di ogni logica di coalizione e di alleanza – ha aggiunto Cacciari – ad una persona come Orlando, significa che si va dall’eterno ritorno, alle novità più strampalate più demagogicamente impresentabili, più insensate da un punto di vista di ciò di cui il Paese avrebbe bisogno”

“Il risultato del movimento 5 stelle è stato davvero eclatante. Credo che nessuno se lo aspettasse, nemmeno Grillo. Credo che nessuno si potesse aspettare che gli elettori di Lega e Pdl andassero a votare al ballottaggio massicciamente Grillo. Questo è un dato che non era facilmente prevedibile”.

“Quando ti va bene torni alle nobili origini, sennò la demagogia è al livello più sbracato. Davvero è una situazione di malattia molto avanzata, temo quasi terminale. Non c’è soltanto Parma dove il centrosinistra prima e poi il centrodestra hanno commesso ogni tipo di sciagura possibile e immaginabile, ma anche in un paese come Mira, con la vittoria dei Grillini in un contesto del tutto tranquillo da un punto di vista sociale ed economico, vuol dire che c’è una situazione psicologica del Paese profondamente deteriorata e sfiduciata.

Bisognerebbe davvero trovare qualche persona di buon senso per capire come se ne esce. Non credo che in occasione delle prossime politiche si trasferiranno questi risultati: nelle politiche subentra una logica di voto di interesse, di scambio, di corporazione e di lobby. Questo successo non è così trasferibile alle politiche: certo che un risultato di questo genere, se domani si votasse alle politiche, peserebbe. Un dieci per cento Grillo rischia di prenderlo a livello nazionale, questo è pacifico.

“Si esce da questa situazione continuando l’esperienza di Monti dandole un significato politico più consistente. Come negli altri paesi facciamo una coalizione politica, che duri un anno o due anni: modifichiamo la Costituzione dove è necessario modificarla, facciamo quelle due o tre riforme che Monti in sei mesi non può fare e continuiamo l’esperienza Monti anche dopo. E’ necessario che le forze politiche si presentino con un programma elettorale nel 2013 dicendo “noi per almeno altri due anni faremo questo insieme”. Insomma serve un Monti bis, quali altre possibilità volete che ci siano in questo Paese?. In questa situazione occorre una coalizione al di là dei vecchi steccati, una coalizione di persone responsabili tra il politico e il tecnico, responsabili. Spero che ci sia qualcuno nel Pd disponibile a questa coalizione. Dopo le batoste che hanno preso ovunque alle primarie e il risultato di Palermo e quello eclatante di Parma, se credono di essere a posto e tranquilli pace all’anima loro. E’ evidente che è una situazione che travolge alcuni, Pdl e Lega, e minaccia di travolgere anche il resto”.