Province smantellate, l’analisi di Paolo Giacon

 

Commento sul disegno di legge di iniziativa governativa relativo alla trasformazione delle province in enti di secondo livello
di Paolo Giacon, gia’ consigliere provinciale del PD e autore del Libro Nero degli Sprechi della Provincia di Padova

Il Governo Letta ha ancora una volta mostrato il suo volto riformista e moderno, proponendo di affidare alle unioni dei comuni i compiti amministrativi e alle Regioni i compiti di pianificazione. L’abolizione di tutta la casta provinciale e’ senza dubbio una buona notizia per le finanze dello Stato e per i contribuenti. Le assemblee dei sindaci opereranno senza gettoni ed indennita’ aggiuntive ed avranno poteri molto ridotti rispetto alle Province attuali.Il Governo ha anche proposto una disciplina per le citta’ metropolitane. L’ opzione Patreve torna di nuovo nell’agenda politica: si tratta di una buona notizia dopo un periodo di incertezza istituzionale.Il Partito Democratico del Veneto guidera’ grazie ai suoi sindaci il delicato processo di aggregazione.

Ora spetta alle forze politiche non snaturare questo disegno di legge, perfezionandolo il prima possibile. Un compito importantissimo spetta adesso ai Comuni che devono procedere speditamente e fondersi, unirsi e consorziarsi per ottimizzare i costi di gestione ed i servizi ai cittadini. Anche le Regioni in realta’ dovranno garantire una ripartizione interna equilibrata delle competenze e dei poteri sulla base del principio di sussidiarieta’ delegando il piu’ possibile a unione dei comuni e citta’ metropolitane. Le Regioni, inoltre non potranno sottrarsi ad un serio percorso di spending review per arrivare ad essere veri e propri enti snelli e con sprechi pari a zero.