Fusione ApsHolding-BusItalia rinviata. L’analisi del capogruppo Pd Gianni Berno

 

Quanto costerà ai padovani l’irresponsabilità di chi ha votato la mozione sospensiva sulla fusione APS Busitalia? Se teniamo in considerazione i 2,5 milioni di euro di perdita di APS che verrà formalizzata col prossimo bilancio e che con la mancata fusione ricadrà sul bilancio del Comune + una perdita di valore dell’azienda APS mobilità che potremmo stimare di circa 2 milioni di euro (in una possibile rinegoziazione tra qualche mese dell’operazione di aggregazione con Busitalia o con altro gestore), la “vittoria” di chi ha votato la sospensiva verrà a costare ai padovani 4 o 5 milioni di euro.
Facendo il calcolo della serva significa che i 20 consiglieri responsabili della mozione sospensiva (i 18 che hanno votato sì + i 2 che si sono astenuti ben sapendo che l’astensione avrebbe fatto prevalere la sospensiva) hanno arrecato un danno ai padovani di ben 250.000 euro a consigliere votante; un bel risultato come fine mandato per costoro!

Il PD e la civica “Padova con Zanonato” insieme ad Ivo Rossi potevano lasciare al prossimo sindaco eletto la soluzione di un problema che comunque dovrà essere risolto nei prossimi mesi. Ma si era consapevoli che questo progetto di fusione preservava il patrimonio della città, il bilancio del Comune e tutelava i lavoratori APS, oltre ad aprire una prospettiva di miglioramento del servizio pubblico locale con una newco più solida e in grado di investire importanti risorse per un trasporto sostenibile e moderno.
Certo i numeri sulla carta potevano essere molto stretti o addirittura negativi ma era giusto mettere ogni consigliere di fronte alle proprie responsabilità e rappresentare alla città la coerenza o meno di ogni forza politica. Il Gruppo PD e il Gruppo Padova con Zanonato hanno risposto compatti con i loro 16 consiglieri; le altre forze hanno fatto invece bassi calcoli di bottega data l’imminenza delle elezioni.

E si sono aggregate forze della minoranza e alcuni consiglieri transfughi in cerca di celebrità e di nuovi partiti (consiglieri peraltro non eletti direttamente al primo turno ma ripescati successivamente), con l’unico intento di colpire Ivo Rossi e non il progetto (infatti la fusione è stata sospesa e non bocciata).
Il PD e Padova con Zanonato insieme a Ivo Rossi escono a testa alta da questa votazione consapevoli di avere offerto una vera prospettiva al Trasporto pubblico locale; il resto delle forze hanno scelto pilatescamente di sospendere la votazione del progetto a dopo le elezioni; molto più comodo “scegliere di non scegliere” piuttosto che dire sì o no al progetto!
I nomi e le forze politiche sono lì rappresentati sui giornali di oggi ed ognuno con la sua faccia e la sua coerenza o meno si presenterà tra pochi mesi davanti ai cittadini padovani .

Gianni Berno
Capogruppo PD