Festa di Sant’Antonio, Bitonci: “Aprire i cuori e le porte di Padova”

 

Riceviamo e pubblichiamo il discordo del nuovo sindaco di Padova Massimo Bitonci tenuto oggi al termine della processione in onore di Sant’Antonio da Padova:
“Illustrissime autorità religiose, militari e civili,
Carissime e carissimi concittadini, fedeli e pellegrini,
è per me un onore iniziare il mio cammino istituzionale da Sindaco di Padova, partecipando alle celebrazioni Antoniane. Ieri sera all’Arcella, per la rievocazione del transito di Sant’Antonio, oggi qui, con tutti voi.
E’ anche una forte emozione personale: i miei genitori portavano entrambi il nome del Santo e hanno cresciuto ed educato me e i miei fratelli, nell’amore e nella devozione per Lui. Ricordo con affetto l’intonazione dei SEQUERI, ovvero dell’antica preghiera “SI QUAERIS MIRACULA”, con cui si cerca l’intercessione del Santo.

Al termine di questa preghiera, la formula latina, “DICANT PADUANI”, chiama a testimonianza i padovani, che ebbero l’onore di avere Sant’Antonio come cittadino adottivo. Antonio fu un uomo arrivato da lontano, che scelse la nostra città e le donò tutto se stesso.
Ricordandolo, ricordiamoci di mantenere sempre aperti il nostro cuore e, con esso, le porte di Padova. Solo così sapremo accogliere ogni novità positiva, da qualsiasi parte del mondo provenga. Solo così è stato possibile, per i padovani di un tempo, raccogliere la testimonianza di fede e di amore di Sant’Antonio.

Testimonianza di fede che, oggi come allora, ci provoca, ci esorta, ci impegna e ci guida. Ci provoca a ripensare un modello di società e di sistema economico che accetta lo sfruttamento e la sopraffazione, a scapito della dimensione comunitaria ed etica. Ci esorta a recuperare uno stile di vita più sobrio, a riscoprire relazioni fraterne e autentiche, in uno spirito di gratuità e di dono, e a custodire la famiglia, generatrice di vita e di amore, quale cellula fondante della nostra società.
Ci impegna, come uomini che si occupano dell’Amministrazione della cosa pubblica, al rigore, all’umiltà, alla moralità e al rispetto delle leggi.

Ci guida, ancora una volta, con la sua vita pienamente conformata alla volontà di Dio e con la sua predicazione coraggiosa, ad operare con spirito di servizio, attingendo forza e luce dall’insegnamento evangelico.
Affido dunque, come fedele e come Sindaco, il mio mandato e l’Amministrazione comunale di Padova, all’intercessione di Sant’Antonio.
Chiedo a voi tutti, cittadini e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, e anche ai miei genitori che mi seguono dall’Alto, di accompagnarci con affetto e con la preghiera”.