Sabato e domenica Fratelli d’Italia si mobilita a Padova per il nuovo ospedale (ristrutturato dal vecchio)

 

altSabato 27 e Domenica28 gazebo per la raccolta di firme per il nuovo ospedale e mantenerlo nell’attuale sede promossa da Fratelli d’Italia-An all’entrata dell’ospedale.
Una raccolta di firme indirizzata al Comune e alla Regione a favore dell’ipotesi di realizzare due ospedali, uno per la città – quale è già il Sant’Antonio – e uno d’eccellenza per tutti i veneti, con le cliniche universitarie, da realizzarsi nell’attuale sede dell’Azienda Ospedaliera.
La raccolta firme è stata avviata da “Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale”chiede di tutelare la salute dei cittadini sostenendo soluzioni trasparenti e meno onerose. Obiettivo: richiamare i consiglieri regionali ad ascoltare i padovani che si sono già espressi alle ultime amministrative, ricordando a chi rappresenta il territorio quali sono le aspettative di cittadini ed operatori medici. Al banchetto si potrà firmare anche per altre iniziative avviate da Fratelli d’Italia-An sull’intero territorio nazionale.

“In questo- dichiara Raffaele Zanon, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale – abbiamo già raccolto oltre 2000 firme in centro città ora le raccogliamo di fronte la sede dell’azienda ospedaliera per coinvolgere direttamente medici,operatori e utenti. La salute – continua Zanon – è al primo posto delle attenzioni politiche nei confronti della cittadinanza e per questo bisogna pensare ad una nuova sedeospedaliera nell’area del giustinianeo, riedificandola con dei nuovi sistemi di costruzione, con una diversa logistica (ad esempio con dei sottopassi che colleghino le varie aree). Questo per offrire a Padova un servizio d’eccellenza, e non solo, perché il Policlinico diventi “l’Ospedale del Veneto” d’eccellenza, dando anche il necessario sviluppo all’università (il Policlinico universitario rischia di perdere il suo primato per la concorrenza dell’Ospedale di Verona). Vorremmo dunque conservare l’ospedale nella stessa area – prosegue – per rispondere alle esigenze di tutti, dei cittadini, delle cliniche, dell’università, e a quelle di molti operatori del settore: spostarlo fuori città o in periferia avrebbe rappresentato per gli operatori sanitari e per le attività economiche collegate un problema non secondario. Ad esempio per le forniture ospedaliere e per il sistema alberghiero, servizi che attualmente nell’area di Padova Ovest – dove si era ipotizzata la costruzione del nuovo ospedale – non ci sono! Senza contare del risparmio che si avrebbe nel realizzarlo in città, nella stessa sede. La petizione – conclude Zanon – va a richiamare gli eletti, i Consigli regionali e comunali e alcuni baroni universitari che sembrano avere una posizione distante da questa idea. L’interesse primario è quello per i cittadini e non quello economico.”.