Venerdì a Padova donna Assunta e La Russa per ricordare Giorgio Almirante

 

altRaffaele Zanon ha presentato oggi l’evento che si terrà a Padova, venerdi 14 novembre, in occasione del Centenario della nascita di Giorgio Almirante. L’Associazione Destra Veneta con il patrocinio della Fondazione di Alleanza Nazionale e in collaborazione con la Fondazione Giorgio Almirante ha organizzato la seconda Manifestazione in Veneto per ricordare il grande leader della Destra Politica Italiana
“Ritroviamo la Destra ,ritroviamo Giorgio Almirante”:un evento culturale che si terrà a Padova, venerdi 14 novembre,ore 20,30,Sala Paladin-Palazzo Moroni. Interverranno: Raffaele Zanon (portavoce FDI-AN),Massimo Magliaro (giornalista Rai),Susanna De Medici ,Donna Assunta Almirante e l’on.Ignazio La Russa. Durante la serata verranno proiettate immagini e filmati dell’uomo che immaginò il futuro.

Per Gabriele Zanon, Giorgio Almirante è stato un gigante e un grande italiano. Era un uomo schietto, intento a cambiare radicalmente l’impostazione culturale delle istituzioni che amava profondamente. Se oggi si può parlare di pacificazione, si può chiudere una pagina della storia nazionale e aprirne una nuova, lo si deve anche al suo contributo politico e morale .Da venerdì si avvierà una petizione civica per la dedica di una via a Giorgio come accaduto in tante altre città d’Italia. Per Marina Buffoni Almirante resta l’unico vero leader della destra italiana che ha avuto il “torto” di avere ragione prima degli altri. «Pensiamo al presidenzialismo, una sua battaglia storica sulla quale nel 1979 presentò una articolata proposta di legge. Una visione a lungo termine al servizio dell’Italia, certo non legata alle contingenze politiche e alle convenienze elettorali. Per Claudio Gori di fronte alla politica attuale ricordare la figura di Almirante mette i brividi. Lui, Berlinguer… sembra di parlare di secoli fa. Erano gli anni del grande scontro di idee, dei confronti sanguigni ma corretti, oggi è tutta una marmellata indistinta. Uno dei suoi pregi maggiori fu quello di immettere nel Msi personalità provenienti da altre aree culturali, dando sempre l’impressione di un partito effervescente, dinamico e protagonista.