Massimo Bitonci non lo sa, ma ha fatto la parodia a se stesso

 

Massimo Bitonci probabilmente non lo sa, certamente non se ne è reso conto fin che lo faceva, ma più che una imitazione, quella in autogrill a favore di telefonino, è una perfetta (per quanto caricaturale) rappresentazione della sua proposta politica alla città di Padova. Clicca qui per vedere il video Un autoritratto più vero del vero di quanto proposto alla città, una Padova che oggi ha alla propria guida un sindaco così e che ha nella sua storia due principali santi che oggi sarebbero forse guardati con sospetto perchè immigrati. Non so se erano clandestini o meno, vedere alla voce sant’Antonio e padre Leopoldo. “Prima di tutto buona sera, dopotutto vorrei dire immigrazione clandestina no, federalismo, buonasera a tutti, ho finito” dice Bitonci. A ben guardare, federalismo (o secessione) sepolto dall’incollatura con l’estrema destra di sabato, quello che Bitonci ha saputo dare come risposta dopo i tanti proclami della campagna elettorale.
La risata, più che grassa, quasi un raglio, proveniente da Roberto Marcato con bandana e occhiali a goccia, è una istruttiva sottolineatura.

Alberto Gottardo