Abano dice no? Alla fiaccolata tanti “claudiani”, striscioni vergognosi e una compagnia di giro che con Abano ha poco a che fare

 

Certo ci sono stati alcuni cittadini di Giarre, spaventati dall’arrivo di una concentrazione di profughi che, se avverrà nella dimensione raccontata dai giornali, qualche problema con sè lo porterà. Ma ci sono anche tanti cosiddetti “claudiani” in cerca di rifarsi una verginità tra gli agitatori del popolo delle fiaccole che ieri sera ha sfilato per le vie della città termale partendo dalla periferia di Abano. Basta questa foto, tratta da facebook. A parte il contenuto rivoltante dello striscione, che accusa i profughi di portare malattie quali hiv, tbc e legionella. Si guardi a chi regge questa infamia: se la memoria non mi inganna ci sono due pasionari della scorsa capagna elettorale. Uno dei due, il primo da sinistra parrebbe essere Alberto Bonato, già sostenitore iperattivo di Luca Claudio e animatore della lista “Abano sicura”. La prima da destra, sempre se non erro, pare essere Giuseppina Iuliano, anche lei candidata a fianco del sindaco accusato di essere un ladro seriale di soldi pubblici, ed ancora in carcere. Questo l’articolo del Mattino di Padova che annunciava la candidatura dei due al fianco del sindaco arrestato quattro giorni dopo le elezioni, altro che Abano sicura. 
C’erano mille persone secondo i giornali, alla manifestazione di ieri. C’era una variopinta compagnia di giro: dal barista di Arzergrande e guru di facebook Nicola Brugiolo, ai ragazzotti con simpatie neonaziste di Montegrotto e Teolo. C’era una delegazione da Oderzo e altri politici di mezza tacca da mezza provincia. In tutto mille, al netto degli ospiti da fuori, si può dire che più che di una manifestazione di popolo si sia trattato di una prova tecnica di ricompattamento del fronte dei cosiddetti “claudiani”. Con esponenti del centrodestra in teoria più moderato, e cioè Alessio Zanon a provare a trarre qualche vantaggio, intenzionati evidentemente a ripresentarsi anche alla prossima tornata elettorale.
Andrea Marras, cittadino di Abano Terme che abita a Giarre ed opera nella locale unione sportiva, scrive su facebook metttendo una foto di questo vergognoso striscione:
“Niente da fare, nonostante i buoni intenti dei cittadini poi alla fine si è mostrata per quello che è, ovvero una manifestazione politica. Un comizio che anziché parlare di moltissimi argomenti che la tematica immigrazione offre, ha preferito raccontare la storia del fascismo e del colonialismo in Africa, ovviamente il tutto raccontato in stampo istituto luce, per poi spostarsi su tematiche di politica tra cui il referendum e altro. Ora il problema non è l essere a favore o contrari a quanto detto, il problema è che doveva essere apolitica e apartitica, così è stato solo un comizio elettorale per le prossime elezioni”.

 

Alberto Gottardo

 

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