Spostato il convegno che voleva negare le Foibe. Forza Nuova aveva puntato i piedi

 

Forza Nuova l’ha spuntata: la presentazione delle tesi negazioniste sulle foibe non avverrà al Caffè au livre come avevano ipotizzato gli organizzatori dell’incontro vicini all’ex centro sociale Gramigna, previsto per o ggi pomeriggio. Dell’allarme di Forza Nuova avevamo dato conto già ieri ricevendo e pubblicando il seguente comunicato:
E’ stato organizzato per domani sera alle 18.30 al Cafè Aulivre di via Zabarella, a due passi dalla ex sede del Msi dove furono trucidati da un commando brigatista Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, una conferenza per negare le foibe con relatori due storici legati ai circuiti della sinistra radicale e al governo sloveno, Alessandra Kersevan e Sandi Volk.
Dopo la sceneggiata di ieri con relativi incidenti messa in atto dai disobbedienti del centro asociale Pedro, la città di Padova rischia di assistere all’ennesimo sfregio. E’ vergognoso che il dramma vissuto da centinaia di migliaia di italiani d’Istria, Dalmazia e del Venezia Giulia sia ancor oggi offuscato da infami tentativi di riabilitazione dei boia partigiani titini.
Paolo Caratossidis coordinatore nazionale di Forza Nuova commenta: ‘ Mi stupisco che le istituzioni impegnate ieri nel protocollo commemorativo non si siano impegnate per bloccare un convegno apologetico di uno sterminio di massa.. Verranno a Padova due stipendiati del governo sloveno a raccontare che le foibe non sono mai esistite. Due personaggi sgraditi che dovrebbero essere accolti a lanci d’uova. Se non verrà prontamente bloccato questo incontro non posso garantire che i nervi saldi mantenuti dalla ‘destra padovana’ fino ad oggi possano tempestivamente elettrizzarsi. Purtroppo però la sinistra a Padova soffre ancora di una sindrome giustificazionista tanto che la lapide interna all’Università dove è inserito il nome dell’istriana Norma Cossetto violentata orribilmente , seviziata ed uccisa infoibata nell’ottobre del 1943 recita un macroscopico errore (vittima del nazifascismo). Se il convegno non verrà annullato ci sarà una pronta mobilitazione.’