In 500 sfilano in silenzio ad Abano Terme per riaccendere la legalità ed intanto in molti in paese si aspettano nuovi arresti

 

In cinquecento hanno raccolto l’invito trasversale alla camminata “Accendiamo insieme la legalità ad Abano Terme” giovedì sera. Un modo simbolico per dire che c’è una parte di Abano Terme che non ci sta ad essere dalla parte del malaffare diffuso che sta squassando la credibilità residua di una città che è diventata nota in tutta Italia per l’arresto record, ad appena tre giorni dopo il ballottaggio, del sindaco riconfermato Luca Claudio. Alla manifestazione hanno partecipato marciando fianco a fianco Monica Lazzaretto, candidata del centrosinistra alle ultime elezioni, e Andrea Cosentino, candidato del centrodestra di rito leghista e forzista. Tra i manifestanti c’erano anche l’avvocato Gian Mario Balduin e Stefania Canella, candidati alle ultime elezioni nelle liste che sostenevano il candidato civico Tiziano Rossetto. Partita dallo spazio pedonale prospicente l’hotel Orologio, il corteo ha sfilato silenziosamente lungo viale delle terme per radunarsi di fronte al Municipio. Qui nella piazzetta antistante alla casa comunale da cui da poche ore governa con le funzioni contemporanee di sindaco, giunta e consiglio comunale il commissario prefettizio Pasquale Aversa, hanno preso la parola Monica Lazzaretto ed esponenti della società civile e della lotta alla mafia. Se vox populi è vox dei anche ad Abano terme, quanto a lotta alla mafia ed ad arresti ci saranno delle sorprese nelle prossime settimane o forse addirittura nel corso dei prossimi giorni.

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