La visita della delegazione padovana in Terrasanta raccontata da Jacopo Silva

 

“Un passo indietro per cortesia, fate passare gli Ortodossi… Fate spazio, c’è una processione di Monaci”. “Signori, prego, c’è il rito Armeno”. Qui a Gerusalemme gli addetti alla sicurezza della Basilica del Sepolcro faticano a gestire il traffico di fedeli. Tutte le confessioni si incontrano e sovrappongono: Cattolici, Ortodossi, Copti, Armeni, qui da sempre ogni altare è sacro ai fedeli di tutto il mondo, che si dividono la giornata, qualche minuto ciascuno, per poter pregare. Un traffico da stazione centrale ma l’atmosfera è magica: cori in tutte le lingue, canti gregoriani, incenso, il grande organo, preghiere.
Oggi abbiamo visitato i luoghi del Vangelo, e da questa terra partono le radici della nostra civiltà. Gerusalemme vecchia è bellissima, vista dall’alto di notte e di giorno si mostra compatta, cinta da mura, tra i tetti si notano minareti, campanili di chiese, e la grande cupola dorata della moschea. Le notizie di guerra da Gaza arrivano continuamente e lasciano sgomenti, impossibile capire. Qui però è tutto tranquillo, la vita sembra regolare per le strade. Sempre che si possa definire “regolare” la presenza di decine di soldati ben armati quasi ovunque.Questa mattina una delegazione ristretta guidata da Zanonato è stata ricevuta dal sindaco di Gerusalemme. Poi Getsemani, il Monte degli Ulivi…
Panzarini, direttore della Cassa del Veneto e Pierluigi Bersani accompagnano sempre molto attenti la famiglia, con moglie e figli. I soldati ci guardano e si lasciano fotografare quasi divertiti. Dei soldati israeliani colpisce l’età, sono dei ragazzini appena maggiorenni. Gli adolescenti da noi crescono in fretta, le ragazze imparano forse troppo presto a truccarsi e vanno in discoteca. Incontrare agli incroci giovani, belle ragazze, con la mimetica, il mitra e il giubbotto antiproiettile ti obbliga a pensare e alzare lo sguardo. E ti chiede di alzare lo sguardo anche il bellissimo cielo azzurro della Cappella degli Scrovegni di Padova.
Nel pomeriggio incontriamo padre Pizzaballa, nominato dal Papa Custode francescano di tutti i Luoghi della Terra Santa. A lui le Autorità donano il modello della meraviglia di Giotto perché possa essere ammirata anche qui.
Il professor Filippetti spiega in sala il capolavoro, la sua presentazione mi apre un mondo, forse non tutti padovani sanno quale tesoro abbiamo in città. Devo tornare a visitarla, mi sa che proporrò una gita per i Giovani di Confindustria! E questa sera cena con il Rettore della università di Betlemme.

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