Il jobs act rimette in moto le assunzioni (a tempo indeterminato) in Veneto: l’analisi Confapi attesta la bontà della manovra Renzi

 

Nel primo semestre 2015, in Veneto, sono stati stipulati 20 mila contratti di rapporto di lavoro a tempo indeterminato in più rispetto all’anno precedente. Parallelamente nello stesso periodo le ore di CIG concesse sono scese di 17 milioni (-1,1 milioni a Padova). Carlo Valerio, presidente di Confapi: «Basta con gli arroccamenti ideologici, la strada indicata dall’esecutivo è quella giusta. Ma solo diminuendo la pressione fiscale non saranno più necessari nuovi incentivi per le assunzioni».

Segnali incoraggianti sul fronte occupazione nel territorio. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha incrociato i dati relativi ai contratti a tempo indeterminato stipulati nel primo semestre 2015 – appena forniti da Veneto Lavoro -, con quelli che riguardano la dinamica delle ore di Cassa integrazione concesse negli stessi sei mesi. Ebbene, dal quadro emergono indicazioni confortanti. I numeri relativi al periodo gennaio-giugno 2015 attestano l’evidente proseguimento della tendenza all’incremento delle assunzioni e delle trasformazioni dei contratti a tempo indeterminato: nei primi sei mesi del 2015 le assunzioni con contratti di questo tipo hanno registrato un incremento del 51% rispetto al primo semestre 2014 (66.000 contro 44.000), mentre le trasformazioni sono aumentate del 12% (21.700 contro 19.400). Parallelamente è possibile osservare come nel primo semestre 2015 il totale delle ore di CIG – fonte Inps/Camera di commercio – concesse in regione si attesti a 31,2 milioni, con un calo di 17 milioni (-35,2%) rispetto allo stesso lasso temporale nel 2014. In provincia di Padova il monte ore raggiunge i 5 milioni di unità con una flessione di 1,1 milioni (pari in termini percentuali al -18,4%) rispetto allo stesso periodo del 2014.

«Serve tempo per valutare il peso delle riforme introdotte dal Jobs Act, ma i segnali sono chiari e inducono all’ottimismo. Oggi cominciamo a raccogliere i frutti della congiuntura economica favorevole e degli  incentivi introdotti dal governo, che alimentano un rinnovato clima di fiducia nelle imprese» affermaCarlo Valerio, presidente di Confapi Padova, associazione delle piccole e medie industrie del territorio. «Vale la pena di sottolineare che l’incremento dei contratti a tempo indeterminato non è a scapito dei rapporti a termine, i cui flussi di attivazione restano sostanzialmente stabili (225.261 assunzioni a tempo determinato nel primo semestre 2014, 230.063 nel primo semestre 2015, ndr). Oggi, lontani dalle elezioni, possiamo essere obiettivi nell’interpretare questi numeri, incontestabili al di là di qualsiasi arroccamento ideologico: la direzione imboccata è quella giusta. E’ chiaro, però, che per far ripartire sul serio l’economia oltre agli incentivi occorrono provvedimenti strutturali, a partire dall’abbattimento dell’attuale, insostenibile pressione fiscale che grava sulle aziende. In altre parole, l’auspicio è che le misure del Jobs Act introdotte su base triennale riescano ad attivare un meccanismo virtuoso ridando impulso alla nostra economia. Ma, a quel punto, perché i benefici si rivelino stabili e duraturi, occorrerà che le risorse oggi stanziate per gli incentivi – che non andranno più a bilancio nei conti dello Stato – diventino un “incentivo” alla riduzione delle tasse».

Per quanto concerne la diminuzione del totale delle ore di Cassa integrazione concesse, va rimarcato che nella metalmeccanica si concentra il numero maggiore di ore di CIG a Padova (1,6 milioni di unità, pari a 31,6% del totale) ma proprio in questo settore si registra anche la contrazione maggiore (-436 mila) rispetto a dodici mesi fa. «E’ un ulteriore segnale positivo per il mercato del lavoro, anche se occorre ovviamente valutare la “qualità” della CIG, vale a dire che nell’analisi occorre considerare se i contributi sono destinati al sostegno di imprese in difficoltà ma comunque in grado di rimanere nel mercato oppure ad aziende che non hanno futuro ma vengono lo stesso tenute in vita» prosegue Valerio. «In linea di massima conveniamo sul fatto che sia più opportuno che le risorse dello Stato siano investite per favorire l’occupazione piuttosto che per far sopravvivere imprese che non sono più in grado di reggersi in piedi».

 

VENETO: RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO

CONFRONTO 2014-2015

   

ASSUNZIONI

TRASFORMAZIONI

CESSAZIONI

SALDO

VARIAZIONI 2014-2015

   

2014

2015

2014

2015

2014

2015

2014

2015

 

GENNAIO

 

11.178

13.246

5.062

3.416

10.920

11.021

5.320

5.641

321

FEBBRAIO

 

6.685

9.759

2.647

2.459

10.067

10.232

-735

1.986

2.721

MARZO

 

6.779

11.675

3.128

4.247

11.477

11.540

-1.570

4.382

5.952

APRILE

 

6.732

11.883

2.894

4.712

9.849

11.070

-223

5.525

5.748

MAGGIO

 

6.764

10.556

2.794

3.650

10.259

12.782

-701

1.424

2.125

GIUGNO

 

6.073

9.428

2.876

3.256

10.252

11.911

-1.303

773

2.076

PRIMO SEMESTRE

 

44.211

66.547

19.401

21.740

62.824

68.556

788

19.731

18.943

Elaborazione Fabbrica Padova su dati Veneto Lavoro

CASSA INTEGRAZIONE – TOTALE ORE CONCESSE – 1^ SEMESTRE

 

2013

2014

2015

Sistema moda

1.914.900

1.043.143

558.911

Edilizia

833.318

728.836

683.671

Metalmeccanica

3.317.527

2.038.141

1.601.682

Altri

5.426.882

2.413.712

2.231.391

Totale

11.492.627

6.223.832

5.075.655