Ilaria Capua, ricercatrice padovana chiamata negli Usa per sconfiggere l’influenza tipo A

 

Maggiore gravita’ dei sintomi nei grandi obesi”, in ogni caso ”la carne di suino e sicurissima”. Lo afferma la ricercatrice veneta Ilaria Capua, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che si trova al Centers for Disease Control (CDC) di Atlanta (Stati Uniti), e che sta lavorando presso l’agenzia di sanita’ pubblica che per prima ha dovuto isolare e caratterizzare il nuovo virus influenzale H1N1. Capua ha fatto il punto delle sue ricerche in una lettera al presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che l’ha resa pubblica.
”Sono a stretto contatto con il gruppo che si occupa dell’emergenza dal punto di vista dello studio delle caratteristiche del virus ma anche della gestione della crisi dal punto di vista logistico. Il CDC si sta preparando ad un picco epidemico dopo l’inizio delle scuole, che avverra’ il 10 Agosto – scrive Capua a Galan -. Ad oggi non si parla di posticipare la data o di chiudere le scuole. La situazione verra’ gestita man mano che evolve. L’H1N1 si manifesta come una normale influenza, puo’ assumere caratteristiche di maggiore aggressivita’ nelle categorie a rischio, immunodepressi, cardiopatici, stato di gravidanza, come d’altronde per ogni normale influenza. Ricordo che una normale influenza determina il decesso di 5000 persone ogni anno in Italia. Vi e’ pero’ una situazione epidemiologica particolare che preoccupa il Centro di Atlanta, ma che riguarda un aspetto particolare della realta’ statunitense: c’e’ maggiore gravita’ dei sintomi nei grandi obesiW”.
L’H1N1 arrivera’ anche in Italia, e’ solo questione di tempo, ed e’ previsto che una percentuale rappresentativa della popolazione europea la contrarra’ nei prossimi mesi, secondo la ricercatrice veneta. ”A mio avviso, le uniche persone che dovrebbero cancellare un viaggio in Europa sono quelle che appartengono alle categorie a rischio. Se questo puo’ tranquillizzare i cittadini, io sono venuta ad Atlanta, nell’epicentro, con mio marito e nostra figlia di 5 anni – e sinceramente sarei piu’ contenta di prendere l’influenza in questo periodo piuttosto che in inverno quando le condizioni meteorologiche sono piu’ favorevoli all’insorgenza di complicazioni secondarie”.