Polo ospedaliero di Piove di Sacco: Enoch Soranzo invita tutti a più chiarezza e verità

 

“C’è un limite invalicabile negli strumenti della politica ed è quello della verità. Leggo le più disparate affermazioni circa la sorte dell’ospedale di Piove di Sacco, quasi ci fosse un imminente oblio regionale su questa importante struttura strategica nel panorama della salute padovana e veneta. Ebbene va fatta un po’ di chiarezza e l’unica luce che può essere data nel clima fosco che viene agitato dalla sinistra è quello dei numeri”.

A dirlo il vice presidente del Consiglio regionale del Veneto Enoch Soranzo che garantisce: “Il primo numero da sottolineare è che nel corso della legislatura che si va a chiudere la Regione ha deliberato interventi di miglioramento dell’ospedale per oltre 55 milioni di euro: oltre dieci milioni di euro l’anno per una struttura che in questi anni è diventata grazie alla professionalità di medici e infermieri e al supporto della Regione Veneto più efficiente e più vicina ai fabbisogni dei cittadini. Io ho votato a favore di tutti questi interventi e credo che proprio la parte politica che ora fa terrorismo dal sapore elettorale, non possa dire altrettanto.

Giova ricordare che proprio al Presidio ospedaliero di Piove sono recentemente entrate in funzione una nuova Tac, acquistata con fondi PNRR, e quattro nuove macchine per la radiologia di precisione ed è stato dotato questo importante presidio di un sistema digitale all’avanguardia in Veneto, senza dimenticare una seconda Tac autorizzata proprio in questi giorni: questi sono i fatti il resto sono solo chiacchiere di chi, non essendo al Governo della regione non sa come attaccare l’altra parte politica, se non con fantasiose ricostruzioni campate in aria. Fortunatamente i cittadini conoscono bene la situazione, sicuramente migliorabile, ma di certo migliorata inesorabilmente negli ultimi cinque anni. Per quanto mi riguarda l’impegno per mantenere alta la qualità della sanità sul territorio più prossimo ai cittadini continua e non si fa distrarre dalle chiacchiere a cui per fortuna possiamo contrapporre fatti incontrovertibili”.