Una valanga di insulti sessisti e minacce si è abbattuta su Eleonora Guizzaro, candidata del Partito democratico alle elezioni regionali in Veneto, dopo la pubblicazione di un video in cui annunciava la sua partecipazione alla manifestazione per la pace svoltasi a Venezia venerdì 3 ottobre.
Il video pubblicato dalla candidata ha raggiunto 158mila visualizzazioni in poche ore, scatenando oltre mille commenti, molti dei quali contenenti offese e intimidazioni. Gli insulti ricevuti presentano una matrice principalmente discriminatoria. «Torna in cucina a lavare i piatti e nel bagno a pulire il cesso», scrive un utente. Altri post assumono toni ancora più gravi, con riferimenti espliciti alla prostituzione e istigazioni alla violenza condite da tristi luoghi comuni razzisti. «Questa la vedrei in mezzo a due nigeriani in astinenza», arriva a scrivere un utente. Non mancano le minacce legate al lavoro: «Ti farei fare la fame», scrive un’altra persona, mentre altri augurano alla candidata di essere licenziata dal suo posto di lavoro. Sono decine, poi, le offese gratuite come «zecca» o «bastarda comunista».
La 29enne candidata padovana ha sottolineato come la sua adesione all’astensione collettiva nascesse da motivazioni umanitarie, avvertite come urgenti dopo l’abbordaggio, da parte della marina israeliana, delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. «Ho partecipato allo sciopero e alla manifestazione in difesa dei diritti umani e per dovere di solidarietà nei confronti della popolazione civile di Gaza, gravemente provata da massacri e privazioni. I gazawi hanno bisogno di beni di prima necessità e gli aiuti umanitari non devono essere bloccati». Altrettanto forte il rifiuto di ogni forma di antisemitismo: «Condanno i crimini di guerra dell’Idf, ma sono vicina agli israeliani che protestano contro l’esecutivo di Benjamin Netanyahu e ai famigliari degli ostaggi ancora in mano ai terroristi di Hamas. Sono passati due anni dal 7 ottobre 2023 e mi riempie di sdegno vedere striscioni che ribattezzano un pogrom “Giornata della resistenza palestinese” o pietre di inciampo profanate». Il riferimento è ad atti vili commessi da estremisti nel weekend di proteste che ha interessato tutta Italia e, in particolare, Roma.
Eleonora Guizzaro ha documentato sistematicamente tutti gli insulti ricevuti, conservando screenshot delle offese e valutando eventuali azioni legali nei confronti dei responsabili, che il più delle volte si celano dietro l’anonimato.
Conclude la candidata: «Sono una persona che crede nel dialogo civile e nel rispetto degli altri. Tutti valori che i leoni da tastiera non conoscono. Gli insulti non mi fermeranno. Ora, con maggiore forza, porterò avanti la mia campagna elettorale concentrandomi sui temi che toccano da vicino i veneti. Sanità pubblica da ricostruire, scuola da sostenere, difesa dei più fragili, tutela dei lavoratori e protezione delle donne vittime di violenza».
- Fondazione Genovese e il sostegno gratuito per le famiglie che affrontano la tossicodipendenza
- L’autunno (caldo) biancoscudato