Al giovane architetto Thomas Pepino il premio internazionale di architettura RPWT

 

Al netto delle diverse visioni c’è un dato di fatto: lo sviluppo del progetto delle linee guida per la rigenerazione urbana per la città di Este è stato elemento determinante per la vittoria, da parte del giovane architetto Thomas Pepino, uno degli artefici del progetto, del prestigioso premio internazionale “RPWT, Il Viaggio del Mondo in quaranta giorni” alla scoperta di molte architetture dello studio RPBW (dove l’acronimo sta per Renzo Piano Building Workshop) e non solo. Il premio è finanziato dalla stessa Fondazione Renzo Piano.
“Un risultato eccellente – ha commentato il prof. Edoardo Narne, responsabile col collega Bruno Messina del MASTER “Forme dell’Abitare Contemporaneo” del Dipartimento ICEA dell’Università di Padova e di SDS Architettura Siracusa – che bissa l’esperienza dello scorso anno dell’ing. Silvia Pellizzari, ora tra i collaboratori, con l’architetto Andrea Corsi e con l’inegnere Nicole Trevisan e l’architetto Ernesto Alberghina, dell’iniziativa estense”.
Un’iniziativa, quella della rigenerazione urbana che vede assieme Università, Comune e Ascom Confcommercio e che è stata presentata nei giorni scorsi in municipio ad Este incontrando il favore di cittadini e commercianti presenti all’incontro.
Come è stato ben evidenziato nel corso della serata da parte degli intervenuti (il sindaco Roberta Gallana, il suo vice e assessore alle attività economiche Aurelio Puato, il professor Edoardo Narne del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università di Padova, il presidente provinciale dell’Ascom Patrizio Bertin e quello mandamentale Antonio Zaglia, più gli estensori, l’architetto Thomas Pepino e l’ingegner Nicole Trevisan), il progetto parte dall’analisi urbana e territoriale.
“Lo studio – è stato detto – ha portato all’identificazione di una situazione di disconnessione, in particolare tra il centro e l’area del castello. Per questo motivo la proposta di intervento si focalizza sulla necessità di restituire alla cittadinanza l’uso ed il beneficio di questo spazio”.
Nelle intenzioni dei promotori (che a questo punto possono mettere sul piatto il riconoscimento del valore della proposta giudicata di estremo interesse da parte della stessa commissione giudicatrice del premio internazionale RPWT, finanziato dalla Fondazione Renzo Piano) la proposta prende in esame sia l’interno che l’esterno delle mura, con l’orto botanico e la serra che determinano nuovi ambienti didattici e di svago, mentre il parcheggio fuori le mura è un invito alla mobilità sostenibile.
“L’obiettivo di questi nostri interventi – sottolinea il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – è volto a valorizzare nuovi flussi turistici, economici e sociali capaci di produrre, assieme al riscatto di aree urbane che necessitano di essere riorganizzate, anche occasioni di sviluppo”.
Un impegno, quello dell’Ascom che, guarda caso, sta interessando, a Padova, la centralissima area che va da Santa Sofia al Liston e, a Montagnana, la città all’interno delle mura.