Albatross, il film sul giornalista Grilz: Raffele Zanon, “Vi racconto il mio amico Almerigo”

 

A Padova come nel resto delle sale italiane è arrivato “Albatross”, il film di Giulio Base che racconta la vita avventurosa di Almerigo Grilz: primo reporter di guerra italiano ucciso sul campo. Un grande giornalista “dell’area non conformista” – che ha firmato reportage entrati nella storia – la cui vicenda ha subito per anni l’ostracismo dell’odio ideologico. Alla prima Padovana ha presenziato anche Raffaele Zanon grande amico e collaboratore di Almerigo che per l’occasione ha voluto intervistare il regista del film presente in sala assieme all’interprete principale Francesco Centorame. Amerigo Grilz -ha spiegato Zanon- prima di intraprendere la sua carriera professionale con l’agenzia da lui fondata Albatros fu un militante della Fronte della Gioventù e fu il vero artefice della egemonia della Destra Politica nella città giuliana. Trieste con i suoi attivisti divenne per noi un modello ed fu proprio Almerigo che mi spinse a realizzare a Padova il “Centro librario Dissenso” che diventerà un riferimento culturale per la Destra a livello nazionale. I suoi scritti tradotti in volantini erano sempre accompagnati dalla sua grafica impareggiabile . Almerigo era convinto che si già allora si doveva parlare con i mezzi della modernità, che offriva quel tempo. E allora sperimentò foto, film e video. Fu lui ad inventare il “Centro Nazionale Audiovisivo” e proprio Giorgio Almirante gli regalò una cinepresa con cui girò i suoi primi reportage. Un film -sostiene il regista Giulio Base- basato su una storia vera. Tranne Almerigo alcuni personaggi sono stati romanzati escludendo determinate fondamenta storiche con l’obiettivo di dare una dignità di storia sennò il lavoro sarebbe diventato un documentario .“Non volevo raccontare tanto gli anni di piombo, quanto dei ragazzi che si prendevano anche a botte per degli ideali, ma poi diventano complici e si rispettavano. Non sono entrato in dinamiche extraparlamentari di destra e sinistra. Io ho vissuto quei tempi: eravamo giovani, pieni di fervore, ma la vita era al di sopra di di tutto. Celebro soprattutto l’intraprendenza di ragazzi capaci di fare un po’ quello che hanno fatto Jobs o Zuckerberg di recente: tre squinternati che si inventano un’agenzia di stampa che contrasta che per decenni fa concorrenza alle grandi agenzie di stampa internazionali . Al di là di come la pensava – conclude il regista- chapeau all’uomo Almerigo Grilz che riesce anche a riempire le sale nel mese di luglio”