Progetto del commercio firmato Acc ripescato dopo la prima bocciatura. L’assessore Grigoletto attacca Ascom e Confesercenti (che a Treviso hanno portato a casa un risultato in proporzione nove volte più grande)

 

Bocciati al primo turno, ma ripescati grazie ad un aumento dei fondi regionali che finanziano i distretti commerciali. E si gioisce a palazzo Moroni per un finanziamento che è meno di un terzo di quello ottenuto da Treviso, città che ha un terzo degli abitanti di Padova. Per dare un’idea di quanto sia arrivato a Padova, Noventa Padovana e Stra, comuni consorziati che sommano una popolazione di circa 18mila abitanti, hanno superato Padova aggiudicandosi un finanziamento su progetti di 250mila euro.
A darne notizia la vicesindaco e assessore al commercio eleonora Mosco, che spiega a Mattino e Gazzettino in edicola oggi come Padova sia prima della seconda graduatoria. E l’assessore Stefano Grigoletto carica come un toro le associazioni di categoria storiche Ascom e Confesercenti (il progetto non ammesso a finanziamenti in un primo tempo era stato redatto da Acc, l’associazione presieduta da Massimiliano Pellizzari, la cui zia Vanda siede in consiglio comunale – clicca qui per leggere l’articolo).
Tuona Grigoletto sul Gazzettino: “Il tentativo goffo e di pessimo gusto, da parte di Ascom e Confesercenti di far passare il concetto secondo il quale, senza il loro coinvolgimento, i progetti in Regione non passano, spiega, semmai servisse, perchè i commercianti sono stanchi di essere iscritti a questo genere di gruppi”.
Ed al Mattino rincara: “La crisi delle realtà associative “classiche” è sotto gli occhi di tutti e pensare di mantenersi in vita solo attraverso i progetti regionali mette a nudo un sistema che ha bisogno di rinnovarsi”.
Scrive l’ex sindaco e consigliere comunale del Pd Ivo Rossi sul suo profilo facebook: “Ormai in Regione siamo alle regole domestiche e addomesticate a favore delle amministrazioni dello stesso colore. L’imparzialità della norma, garanzia per tutti, amministrazioni comunali comprese, è diventato un concetto estraneo al sovrano di Palazzo Balbi. E le associazioni di categoria che tentano di fare bene il proprio mestiere, come dice con la consueta eleganza il “bravo” di turno, o si adeguano oppure saranno spazzate via. Classico esempio di uso dei soldi pubblici per interessi di parte e talvolta privati”.