Trent’anni fa, il 16 febbraio 1979, a Caltana di Santa Maria di Sala venne ucciso il macellaio Lino Sabbadin. Per l’omicidio, rivendicato dai Proletari armati per il comunismo (Pac), venne condannato anche Cesare Battisti, all’ergastolo. In carcere Battisti ha passato poco più di un anno, e poche settimane fa il ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro gli ha concesso lo status di rifugiato politico. Per lui si sono mobilitati comitati di intellettuali, mentre per Lino Sabbadin in trent’anni non è mai stata organizzata neppure una cerimonia di commemorazione, non c’è una targa che lo ricordi, nulla. Il 15 gennaio saranno a Padova per parlare delle sentenze e dei retroscena internazionali del caso Battisti Armando Spataro, il pm che istruì il processo ai Pac, Omero Ciai che nelle ultime settimane ha seguito per Repubblica il caso Battisti dal Brasile e Giovanni Bachelet, figlio di Vittorio Bachelet e deputato del Pd. L’incontro è in sala Paladin a Palazzo Moroni alle 11 di domenica 15 febbraio.
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