Cristina Guarda (Verdi – AVS) durissima contro lo Zaia “olimpico”

 

“Oggi il Presidente Zaia si è recato a Cortina per celebrare l’ennesimo cantiere legato alle Olimpiadi 2026, parlando di ‘nuovo volto della città’. Ma a quale volto si riferisce? A quello di una Cortina svenduta, trasformata in una vetrina per turisti, mentre i suoi cittadini vengono messi ai margini? Mentre Zaia festeggia, alcuni residenti, come le famiglie interessate dagli espropri relativi alla cabinovia Apollonio-Socrepes, rischiano di perdere la propria casa proprio a causa dei cantieri.”
Così l’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, commenta la visita del Presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, al cantiere dell’ex stazione ferroviaria di Cortina, oggetto di un intervento da oltre 120 milioni di euro che prevede, tra le altre cose, un nuovo commissariato, parcheggi sotterranei, un albergo e appartamenti di lusso.
“Altro che Giochi sostenibili, ‘l’effetto Olimpiadi’ di cui parla Zaia non è altro che un processo di gentrificazione che espelle i residenti, cancellando la storia e l’identità del luogo. Nonostante i ricorsi, nonostante le oltre 2 mila e cinquecento firme contro il progetto, si sceglie di tirare dritto con scarsa trasparenza e nessuna vera partecipazione, senza rispetto per l’ambiente e per la vita della comunità ampezzana,” aggiunge l’eurodeputata.
“Non è difficile capire perché si voglia costruire ancora, in una città dove il prezzo medio delle case supera i 10 mila euro al metro quadro. C’è una parte che con ‘l’effetto Olimpiadi’ potrà arricchirsi ancora, ma a quale prezzo? La svendita del paese, a partire dalle sue aree comunali, e lo sfruttamento delle risorse naturali e paesaggistiche procedono di pari passo alla riduzione dei servizi per i residenti, costretti a trasferirsi altrove. Non possiamo accettare che sia questo il futuro di Cortina: dobbiamo continuare a batterci per politiche che guardino al bene comune e non all’interesse di pochi,” conclude Guarda.