Dopo l’allarme bomba (che era amore) i manichini artistici scambiati per barboni. Padova è una città in preda alla nevrosi collettiva?

 

Padova è in preda ad una nevrosi collettiva. Lo ha detto tempo fa in una intervista Massimo Carlotto. All’epoca pensavo che lo scrittore esagerasse. Dopo la serie di episodi degli ultimi giorni devo ricredermi e dargli ragione. Prima una rissa tra ubriachi albanesi e romeni spacciata, complice un comunicato Sappe, come una rivolta waabita tra arabi sanguinari e potenzialmente terroristi. Poi un pegno d’amore spacciato per una bomba che paralizza piazza dei Signori e zone limitrofe. Stamattina un’opera d’arte scambiata per altro. Succede alle 6 di mattina alla galleria di piazza cavour, dove una donna incaricata delle pulizie sta pulendo le vetrine. La donna chiama allarmata i vigili urbani: “Correte ci sono dei barboni che dormono a terra” dice la donna trafelata. Gli agenti arrivano in un lampo e cercano di destare i due corpi a terra. Senza riuscirci, perchè si tratta di due manichini. Il titolo dell’opera è “homeless”, senza casa. La mostra di Sergio Zagallo sarà inaugurata giovedì 29 gennaio 2015 alle ore 18. Se l’artista voleva provocare attenzione, ha scelto la città giusta

 

Alberto Gottardo