Giancarlo Galan firma un patto con il Tea Party Italia

 

“Io una volta le tasse le ho aumentate, per coprire il costo della sanità e la cosa mi fa stare ancora male. Firmo un patto in cui mi auto impongo nulla che aumenti le tasse in un momento in cui il Paese non è più in grado di sostenerle”. Lo ha detto il capolista alla Camera per la circoscrizione Veneto1 Giancarlo Galan firmando un patto con il coordinatore del Tea Party Veneto Carlo Sandrin. “Faccio questo patto con i Tea party – spiega Galan – è un impegno che va preso: spero che lo abbiano capito anche gli altri candidati. Spero che sia diffuso e spero che nessuno si sogni di aumentare le tasse, specie quelli del Pdl”.

Rispondendo ad una domanda dei cronisti, sull’aumento dell’Iva previsto a luglio, Galan ha aggiunto: “Io voterò contro all’aumento dell’Iva che è una follia: tutti i professori sono concordi che bisogna aumentare i consumi e poi si colpiscono proprio i consumi aumentando l’Iva. Bisogna essere degli incapaci a solo pensare una cosa del genere. A chi dice che non aumentando le tasse saltano i conti dello Stato rispondo che i conti si tengono in ordine vendendo le partecipazioni che i Comuni e le Province hanno: chi deve dimagrire è lo Stato. Sento parlare di demagogia. La mia non è demagogia è un impegno che rispetterò, e rispettare gli impegni non mi sembra demagogico. Ci sono metà degli Stati del mondo che affidano la gestione delle carceri ai privati. Ma c’è un odio nei confronti dei privati. Si scopre che c’è più bisogno di esami radiografici: lo deve fare il pubblico, teniamo aperti gli ospedali di notte con costi spropositati. Io avrei detto ai privati, questo è il tetto, fatele voi. Ma è più demagogico scegliere il pubblico. Chi mi accusa di aver lasciato una voragine o non sa fare i conti o è un cialtrone”.

Sul caso Finmeccanica Galan aggiunge: “Se qualcuno in Italia si è portato a casa una parte della tengente va perseguito. I paesi esteri ti possono chiedere svariati accessori, all’estero le chiamano success fee, come li chiamano. Se si è pagato un success fee io faccio un applauso all’amministratore delegato. Voglio vedere chi comprerà ancora gli elicotteri da Finmeccanica: rischiamo di trovarci con una importantissima azienda in ginocchio perchè qualcuno ha un orgasmo a mettere le manette a persone importanti”.