Il codice etico per gli amministratori di Padova proposto da Nereo Tiso

 

All’ultimo Consiglio Comunale del 4 novembre è stata approvata a larghissima maggioranza la mozione che affronta l’importante tema dell’onestà degli amministratori e dei funzionari pubblici attraverso un codice etico denominata Carta di Pisa
In cosa consiste il Codice etico per amministratori e funzionari”?

Si tratta di un insieme di raccomandazioni ricolte ad amministratori e funzionari per un corretto comportamento nello svolgimento delle loro funzioni. Diciamo che è un rafforzativo della legge e un impegno di fronte ad una questione, quella della legalità, che è sempre più questione morale e non solo legale
Perché proprio a Padova?
Già molti Comuni l’hanno approvata anche se, molti di loro, non hanno conosciuto la corruzione. Vorrei sottolineare che a Padova , negli ultimi venti anni, non si sono visti casi di corruzione, concussione o comunque di illegalità sia tra i funzionari che tra gli amministratori eletti dai cittadini: credo che questo ci faccia onore. A meno che non si voglia sottolineare il caso recente della dipendente con qualifica di assistente amministrativo e non di funzionario né tanto meno di amministratore, che ha pensato bene di farsi ristrutturare l’abitazione o farsi pagare qualche viaggio scegliendo a chi dare l’appalto. Credo, comunque, che il suo profilo non vada in alcun modo inficiare il lavoro della nostra amministrazione e dei suoi funzionari.

La mafia ormai è presente al nord in maniera sempre più massiccia e potrebbe incunearsi anche nella nostra città. Non sarà certo un codice etico a fermarla.
Ritengo che la mafia abbia grandi poteri e sia subdola, ma proprio per questo si devono rafforzare le barriere contro la corruzione, la concussione, la disonestà di amministratori, funzionari e di chi, in qualche modo, utilizza denaro pubblico. Nulla deve rimanere intentato e quindi tutto ciò che contribuisce a ad eliminare o, almeno a ridurre, il malaffare a qualsiasi livello, penso sia il benvenuto. Non si può rimanere indifferenti.

Cosa chiede con la mozione?
Naturalmente che venga sottoscritta da tutti coloro, amministratori, funzionari e tutti coloro che sono incaricati dall’amministrazione per dare una marcia in più al rispetto delle regole e, soprattutto, al rispetto dei cittadini quando si lavora per il bene comune. A questo proposito vorrei citare il Presidente Napolitano: ““La corruzione è vergognosa e non è accettabile per persone sensibili al bene comune…” . Mi sembra sia assolutamente condivisibile. Tra l’altro la Presidente del Consiglio, l’ha già inviata a tutti rendendola nota anche a coloro che non siedono in Consiglio Comunale ma che ne sono coinvolti.

A questo punto?
Penso sia un buon viatico per il futuro che aiuta a capire anche a chi verrà dopo di noi il valore della legalità che risponde alla propria coscienza oltre che alla legge. Da ciò non bisogna escludere nemmeno le nuove generazioni che, come i meno giovani, meritano una continua e importante formazione al rispetto delle regole, delle istituzioni, ma soprattutto al senso della responsabilità e dell’onestà