Il futuro dell’autostrada, secondo Vittorio Casarin. Sabato un convegno

 

Va in scadenza la concessione dell’Anas per la gestione del tratto Venezia-Padova e ora la società si candida a gestire il Passante di Mestre e il Grande Raccordo anulare di Padova che costerà 520 milioni.
Con 34 milioni di autoveicoli che ogni anno transitano lungo le sei corsie autostradali, che collegano Venezia a Padova, e una crescita media annua del 3,13% negli ultimi 5 anni, pari a 1 milione di autoveicoli in più ogni anno, l’Autostrada Venezia-Padova  con il Passante di Mestre  è il vero nodo di collegamento del Triveneto, la cui concessione dall’Anas scadrà entro i prossimi 12 mesi.. <<Pur trattandosi di un percorso di soli 24 mila e seicento metrii>>, afferma Vittorio Casarin, presidente della società <<cui vanno aggiunti la tangenziale ovest di Mestre di 9,1 km e il raccordo tangenziale Mestre-Aeroporto di Venezia per altri 9,4 km, per un tratto complessivo di 41,8 km, è qui che si concentrano i picchi di traffico provenienti dall’est europeo, verso il sud Europa. È lungo quest’asse che passano ricchezza, prodotti e tecnologie frutto del lavoro di tutta la fascia lombardo-veneta, del sud della Francia, della Spagna destinate ai mercati dell’est lungo il Corridoio 5 che collega Barcellona con Kiev>>. Soci della Società Venezia-Padova sono le due Province di Venezia e Padova, i Comuni dei due capoluoghi e le due Camere di Commercio. Ad essi si aggiungono APV Investimenti, partecipata al 100% dall’Autorità Portuale di Venezia, Archimede 3 Srl, partecipata al 100% dall’ Aeroporto Marco Polo, Autovie Venete e l’Autostrada Brescia-Padova. Nell’ultimo esercizio la società veneta ha registrato un fatturato di 67 milioni di euro mentre per l’esercizio in corso prevede un incremento sull’ordine del 10%. <<E’ grazie all’esperienza e alle professionalità dei nostri operatori>>, continua Casarin,  <<che oggi la Venezia-Padova può candidarsi a pieno titolo a gestire l’intero sistema tangenziale di Mestre, comprensivo quindi del Passante e delle tratte autostradali fino ad ora in concessione. E è anche grazie ad un patrimonio di 100 milioni di euro che i soci hanno già deciso di investire in nuove infrastrutture a favore del Veneto, che questa società è pronta a gestire anche altre tratte autostradali e, per primo, il Grande Raccordo Anulare di Padova>>. Lo scorso  Agosto la Società Grande Raccordo Anulare di Padova, presieduta dallo stesso Casarin, è stata individuata dalla Regione Veneto come promotore dellopera: un ruolo che, potrebbe permettere di dare continuità all’attività della sua azionista di maggioranza cioè  la società delle Autostrade di Venezia e Padova <<Quest’ultimo>>, continua Casarin, <<è un anello viario attorno a Padova comprendente un collegamento tra Padova Zona Industriale e Marghera della lunghezza complessiva di 60,4 km di cui 44,6 km di nuova costruzione e 15,8 km di viabilità esistente da adeguare alle nuove norme di sicurezza. L’opera beneficia ora anche dell’iter procedurale previsto per la realizzazione delle opere inserite nella legge obiettivo in quanto considerata opera di preminenza strategica da realizzarsi per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese>>. Attualmente la società G.R.A. di Padova è controllata dalle autostrada Venezia-Padova, che detiene il 55% del pacchetto azionario, dalla Brescia-Padova con il 40%, unitamente al Consorzio CDP Via Maestra 4% e alla Camera di Commercio di Padova 1%. L’intervento vale complessivamente 520 milioni e prevede un  contratto di concessione lungo 40 anni. <<La nuova opera>>, conclude Casarin, <<è stata progettata tenendo conto dell’esperienza acquisita in tanti anni di attività ed accumulata nell’organizzazione aziendale.  Ed è questa esperienza diretta dimostrata sul campo che permette alla struttura delle Venezia- Padova di candidarsi consapevolmente per la gestione di altre opere innovative come appunto il Passante di Mestre>>.