Anziano investito in via Vicenza: si è costituito il vero investitore

 

“Ero ubriaco, non mi ricordo nulla dell’incidente”. Sono le prime frasi dette da Cristian Ioan, 23 anni, il romeno che si è consegnato ai carabinieri alla frontiera di Trieste e che era ricercato per l’uccisione, mercoledì sera di Goffredo Macolino, il pensionato 77enne travolto a Padova da un’auto rubata. I carabinieri nel pomeriggio di venerdì avevano arrestato a Padova il cognato di Ioan, Valentin Marius Bacnascu, 35enne che si è protestato innocente, accusando in sede di convalida dell’arresto proprio Cristian Ioan. Il 23enne si era rifugiato in Romania il giorno dopo l’investimento del pensionato travolto in via Vicenza, alla porte della città di Padova. Cristian Ioan è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo e la ricettazione dell’auto, una Toyota Rav4 che era stata rubata alcune settimane prima dell’incidente nell’alta padovana. Entrambi i romeni, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, vivevano da qualche mese in una casa popolare della zona dell’incidente, ospiti a pagamento di un pensionato che arrotonda la pensione ospitando stranieri in casa propria.

A questo punto sarà compito del medico legale a cui il sostituto procuratore Benedetto Roberti ha affidato la consulenza tecnica stabilire a chi appartengono le tracce di sangue riscontrate sull’air bag dell’auto incidentata: il consulente tecnico dovrà confermare scientificamente se il sangue e la saliva trovati sull’air bag della macchina corrispondono o meno a quelli del romeno che si è consegnato. E non invece a Valentin Marius Bacnasu, che proprio ieri nella sua cella del Due Palazzi, dove si trova in stato di fermo da venerdì sera e da dove si è sempre professato innocente, non si è opposto al prelievo di sangue e saliva. Se le tracce biologiche dovessero combaciare allora il caso sarebbe chiuso definitivamente.