Le motivazioni della fusione Aps Holding e BusItalia spiegata dal presidente Amedeo Levorato

 

Rilanciamo qui di seguito una nota pubblicata su Facebook dal presidente di Aps Holding Amedeo Levorato:
Questa mattina, una volta letti i giornali, ho comunicato ai consiglieri comunali di Padova che la fusione Busitalia Veneto NON è un capriccio di potere come altre “opere” di regime. La sua realizzazione non può neppure essere vantata come una vittoria o una sconfitta del Sindaco Rossi, che a suo merito l’ha voluta e portata avanti.
E’ il discrimine tra passato e futuro. Personalmente, sono disposto a rinunciare pubblicamente a ogni promozione se questo puo’ essere di ostacolo.
Dopo tre anni di sforzi e negoziati con FS Busitalia siamo pervenuti ad un accordo qualificante per APS Holding e il Comune di Padova.

Ma se il Consiglio Comunale rinuncia a esaminare il dossier sottoscritto da APS e Busitalia, valutare e decidere avvedutamente il SI o il NO all’operazione, vuol dire che rinuncia ad esercitare un potere attribuito dai cittadini. Pessimo segnale anche per il prossimo consiglio comunale che uscirà dalle elezioni di maggio.
La fusione delle divisioni mobilità di APS e Busitalia serve a creare una azienda che opera per 1,3 milioni di abitanti a Padova e Rovigo, fa assumere a PADOVA una responsabilità regionale, assicura i posti di lavoro di tutti i dipendenti e i livelli retributivi e professionali in un momento in cui migliaia di aziende private chiudono. La sede a Padova e la proiezione regionale creano le condizioni per un rinnovato rapporto con il territorio. Gli impegni di investimento assunti da Busitalia Veneto portano a 100 nuovi bus in tre anni e mettono il Comune in condizione di accettare i finanziamenti statali previsti dalla legge di stabilità per la nuova linea tranviaria e raddoppiare così il trasporto elettrico in città, attraverso la stipula. Questi sono i contenuti dell’accordo.

A Firenze e Perugia, Busitalia ha acquistato il 100% delle aziende locali.
A Padova, si stipula un accordo 56% Busitalia e 44% APS Holding che permette di guardare a future aggregazioni del Veneto con un ruolo importante della città e del territorio: la sede legale rimarrà a Padova per tutta la durata dell’accordo (inizialmente cinque anni).
In questo momento in Italia ci sono centinaia di aziende di trasporto pubblico in difficoltà. E’ sotto gli occhi di tutti che il Presidente del Consiglio dovrà decidere entro 48 ore se salvare Roma o salvare l’ATAC (12.000 dipendenti). Le due aziende APS e Busitalia hanno sottoscritto un accordo importante che prevede un primo appuntamento il 30 aprile con l’avvio della nuova società.
Tutta Italia guarda questa esperienza come realtà-pilota. Mi auguro che il Consiglio Comunale assuma decisioni avvedute e responsabili, in piena libertà, determinando così il futuro del trasporto pubblico a Padova e nel Nord Est.

Per vedere il video della spiegazione delle motivazioni della fusione illustrate dal sindaco reggente Ivo Rossi