Le suore Dimesse festeggiano i 400 anni della presenza della congregazione a Padova

 

Con il mese di maggio 2015, le Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata inizieranno una serie di appuntamenti per festeggiare i 400 anni della loro presenza a Padova.

Il 23 maggio prossimo infatti, la Casa Madre di Via Dimesse darà avvio ad un anno di celebrazioni che si concluderanno nel maggio 2016, per onorare la memoria di tutto ciò che in questo tempo è stato qui vissuto, con un forte desiderio di guardare al futuro, soprattutto per quanto riguarda l’ambito educativo.

La storia delle Suore Dimesse a Padova è iniziata nel 1615 per volontà di Madre Maria Alberghetti, che ha fondato la Comunità insieme ad alcune giovani della nobiltà veneziana. Da allora e per quattro secoli, la Casa Madre è divenuta luogo di educazione che ha resistito alle intemperie dei tempi, compresa la soppressione napoleonica, rimanendo sempre presente e attiva in città.

La realtà delle Suore Dimesse è saldamente intrecciata con la storia di Padova ed il suo tessuto sociale, culturale e di fede; ha dato infatti alla città un contributo significativo per la formazione delle giovani generazioni.

Per questo le celebrazioni, che avranno ufficialmente inizio il prossimo 23 maggio, desiderano essere soprattutto una occasione di incontro per rinsaldare le relazioni con gli ex-alunni e per offrire a quanti lo desiderano una possibilità di conoscenza del servizio compiuto dalle Dimesse.

«L’obiettivo dei festeggiamenti è dare voce a una memoria grata per quello che è stato il passato, ma anche  alimentare la speranza per quello che potrà essere il futuro della nostra presenza – spiega Suor Marilena Bazza, responsabile della Comunità Dimesse di Padova: una presenza riconoscente per questi quattro secoli vissuti dalle nostre Sorelle in questa città secondo il carisma del nostro fondatore padre Antonio Pagani, carisma portato qui da Madre Maria Alberghetti, che veniva dalla Comunità delle Dimesse di Murano – VE.

Le suore Dimesse sono state un punto di riferimento per l’educazione.

«Certamente l’educazione qui si è radicata prima che si consolidasse la scuola in Italia – prosegue Suor Marilena Bazza-. Anzi, la nostra scuola ha ricevuto nei secoli il riconoscimento del Re d’Italia, dello Stato Italiano ed è sempre rimasta luogo di una educazione cercata e approvata dalla gente come seria e importante per l’impostazione della vita.»

Una scuola che nei secoli di presenza in città ha mantenuti dei punti fermi sul modello di formazione.

«Il nostro motto è “Formare la mente ed educare il cuore” – precisa Suor Marilena Bazza-. Il progetto educativo è fondato sulla formazione integrale della persona, un cittadino onesto serio, capace e intellettualmente formato, attrezzato quindi per affrontare i problemi che ogni stagione della Storia presenta, compresi quelli  attuali. Oggi la nostra scuola è partitaria, adeguata a tutte le normative richieste dallo Stato Italiano e ha, in più, quella attenzione alla persona che rimane sempre al centro della nostra formazione nella sua interezza.»

Un anno di celebrazioni che avranno appunto inizio il 23 maggio con una Celebrazione Liturgia presieduta dal Vescovo di Padova, Mons. Antonio Mattiazzo nella chiesa della Casa Madre di Via Dimesse, a testimonianza del forte legame con la Diocesi e con la Città.

«Noi Suore Dimesse intendiamo vivere quest’anno come occasione di apertura verso il territorio e verso la città di Padova – conclude la responsabile della Comunità Dimesse di Padova, Suor Marilena Bazza – e in dialogo con le famiglie, perché anche a esse si rivolge la nostra attenzione, oltre che all’alunno, per accompagnarle nell’educazione dei figli.

Ci auguriamo che queste celebrazioni divengano punto di partenza per guardare al futuro con prospettive nuove. Sicuramente ci daranno la possibilità di camminare ancora nel tempo.»

 

Breve storia della Congregazione:

Il 21 maggio 1615 Madre Maria Alberghetti con alcune sorelle provenienti da Murano, tra le quali Diana Crivelli, Catarina Tamburini e la nobile Regina Giustiniani da poco entrata nella Compagnia, dà inizio alla Nuova Comunità Dimesse di Padova. La Madre si preoccupa di far recintare orto e giardino con delle mura, e di far costruire una chiesetta dedicata alla Santa Vergine ove ritirarsi a pregare.Madre Maria Alberghetti, confermata Superiora della Comunità sino al termine della vita, muore il primo gennaio 1664.

La piccola comunità si organizza velocemente in fraterna vita in comune, dedicata alla preghiera e alle opere di carità, e riceve la benedizione di Papa Gregorio XV. Accanto ai vari impegni, sia all’interno della comunità sia nell’ambito della Chiesa locale e dell’ambiente cittadino, le Dimesse svolgono anche attività educativa. E si può dire che quella dell’educandato sia opera nata con la stessa fondazione della comunità padovana. La formazione e l’educazione alle giovani ragazze risulta già dai primi documenti ufficiali quale scopo principale dell’Istituto e le Dimesse vengono ben presto definite “una Compagnia secolare di educatrici”. Nella seconda metà del Settecento le Dimesse intensificano anche l’Istruzione scolastica, sempre con l’impegno di trasmettere cultura, e valori umani e spirituali.

Nonostante un primo Sovrano Decreto di scioglimento della Compagnia giunto il 12 maggio 1810 da parte del Governo Francese, le Dimesse, pur deposto l’abito religioso, riescono ad evitare la soppressione, non estesa a luoghi di educazione. Un secondo ordine di scioglimento giunge nell’ottobre dello stesso anno. Il ministro francese viene invitato dal prefetto a vistare il Collegio. Il metodo educativo viene apprezzato, l’attività scolastica elogiata e l’Opera quindi può essere risparmiata dalla soppressione napoleonica. Quindi, la Casa di Padova, come quella di Udine, sopravvive proprio grazie alla natura giuridica di “istituto secolare” benemerito nell’istruzione e nell’educazione.

L’8 dicembre 1905, Festa dell’Immacolata Concezione, le Dimesse esprimono, anche pubblicamente, con i voti religiosi, il vincolo di donazione che le lega a Cristo, configurandosi come Congregazione religiosa a tutti gli effetti.

Tra gli anni ’50 e ’60 fondano piccole Comunità principalmente nelle parrocchie della diocesi di Padova, ma non mancano di allargarsi nelle diocesi di Vicenza, Verona, Udine, Trieste, Milano e Roma.

Dal 1965 sono presenti nelle missioni in Kenya; in Brasile dal 1976, in India dal 1984 e in Tanzania dal 2005.

La fisionomia delle Dimesse ha assunto così una dimensione sempre più intercontinentale: a rafforzare il movimento degli inizi che si allargava, da quelle già esistenti, a nuove Comunità, fino a dove lo Spirito vorrà condurle.

Nel 2000 il Carisma è stato aperto anche ai laici ed è nata così la Fraternità Laicale “Padre Antonio Pagani”.