Matteo Renzi e il buio oltre la rottamazione

 

Matteo Renzi è giovane, abile nel comunicare, racconta nel suo libro “Fuori!”, presentato oggi nell’aula magna della facoltà di sociologia come certa politica vada rottamata. Il sindaco di Firenze, “rottamatore” almeno nelle intenzioni, della classe politica del Pd, racconta della necessità di cambiare, esplicata con le foto proettate sul maxischermo dei leader che hanno preso parte ai vertici mondiali degli ultimi anni: “c’erano Bush, prima di lui Clinton per gli Stati Uniti che ora hanno Barak Obama – ha detto Renzi – i britannici avevano Blair, poi Brown e ora Cameron. Renzi pesca a piene mani per proporre alla platea brani dei discorsi di Barak Obama, spezzoni del film che narra la nascita di Facebook. Quasi uno show, più che una presentazione di un libro. Eppure c’è qualcosa che non funziona. Perchè Renzi spiega cosa bisogna rottamare, ma, a mio giudizio, non da l’idea con cosa sostituire il rottamato. Mi spiego con un esempio: io ho la Smart in officina a riparare. Non l’ho rottamata, perchè l’alternativa era andare a piedi. Finito il monologo Matteo Renzi ha spiegato al pubblico che era tardi, quindi niente spazio alle domande. Difficile fargliene anche per i cronisti, che hanno dovuto districarsi tra una dedica sul libro ed una foto ricordo con i “fan” del rottamatore. Quando stava parlando con me e Matteo Bernardini del Gazzettino, il vice sindaco Ivo Rossi ha tirato le orecchie a Renzi che aveva detto che Galileo Galilei aveva rivoluzionato la scienza, guardando le stelle di Firenze. “Guarda che erano quelle di Padova” ha puntualizzato Rossi. Ad una domanda dei cronisti se tra i politici del Pd da rottamare possa eserci anche il sindaco di Padova Flavio Zanonato, da 35 anni in consiglio comunale, Renzi ha aggiunto: “sono molto amico di Zanonato, l’ho visto anche stamattina e lo stimo molto. Abbiamo bisogno di un ricambio generazionale. Il principio della rottamazione sta dentro lo statuto del Pd: dopo tre mandati in parlamento uno deve lasciare spazio ad altri. I sindaci sono più bravi perchè si rottamano da soli dopo due mandati”. Viva l’usato sicuro insomma.
Domani, domenica 13 marzo, sarà in Veneto il segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani. L’appuntamento è per le ore 10.30 all’Alexander Palace Hotel di Abano Terme (Padova). Bersani non è giovane, non è proprio tanto abile nel comunicare, ma almeno accetta il confronto: ad intervistarlo ci sarà l’editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo.

Alberto Gottardo

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P.S.: Il libro costa 17.50 euro. Il prezzo del cambiamento?