Maxi sequestro di immobili e beni a Cittadella per un imprenditore che emetteva fatture false

 

La Guardia di Finanza di Padova ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale patavino – su richiesta della locale Procura della Repubblica – provvedendo a sequestrare denaro, titoli, autovetture e immobili, per un valore complessivo di oltre 650 mila euro a un imprenditore titolare di una ditta individuale operante nel settore della realizzazione di capannoni industriali.

L’adozione dell’importante misura cautelare reale è intervenuta a seguito dell’esecuzione di complesse indagini svolte dalla Compagnia di Cittadella e coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, durate oltre un anno, che hanno consentito di accertare come un imprenditore di Cittadella, nel periodo dal 2012 al 2016, avesse annotato fatture per operazioni inesistenti (reato previsto e punito dall’art. 2 del D.Lgs. 74/2000) per complessivi euro 1.138.000, che gli hanno consentito di risparmiare illecitamente, tra IVA e IRPEF, ben 665.000 euro, valore – appunto – oggetto dell’eseguita misura cautelare reale in quanto “profitto” del reato. La denuncia penale, per violazione art. 8 del D.lgs. 74/2000, è scattata anche per l’imprenditore che ha emesso le fatture false.

In sostanza, il primo dei due si avvaleva delle fatture false per abbattere reddito e detrarre indebitamente la relativa IVA. Il nodo centrale di questo tipo di operazioni è, però, la restituzione delle somme (al netto del compenso per l’emettitore) pagate a saldo delle false fatture. Nel caso di specie, oltre alla classica restituzione per contanti, l’utilizzatore delle fatture false aveva orchestrato una serie di movimentazioni bancarie tracciate (bonifici, assegni, ricariche di carte prepagate) che prevedeva l’interposizione di persone terze, estranee alle compagini aziendali, ma legate ai titolari delle due ditte individuali da rapporti di parentela, amicizia e dipendenza lavorativa. Questi soggetti, poi, prelevavano il denaro e lo restituivano all’utilizzatore delle fatture false. Per tale ragione, oltre ai due imprenditori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Padova anche 3 soggetti in quanto accusati di concorso nei reati di emissione e utilizzo di fatture false, nonché un soggetto per il delitto di riciclaggio.

Va altresì rimarcato che le somme così sequestrare, in caso di condanna definitiva, saranno definitivamente confiscate a favore dello Stato.