Morto Luca Ometto, innovatore che ha realizzato l’Amazon italiana

 

Aveva fondato un’azienda diventata grande in un attimo: una intuizione nata all’epoca degli studi universitari, chiamata prima www.libreriauniversitaria.it e poi Webster. E veloce come i mutamenti che aveva saputo cavalcare, è arrivata purtroppo anche la fine della storia terrena di Luca Ometto, imprenditore brillantissimo morto a 41 anni ieri a Padova. A riportare la notizia il Mattino di Padova con un articolo a firma di Riccardo Sandre. Chi scrive aveva conosciuto Luca Ometto all’inizio della sua avventura imprenditoriale e poi reincontrato qualche tempo fa: era rimasto lo stesso sognatore di quando aveva vent’anni. Trasmetteva entusiasmo e voglia di fare ed essere sempre al meglio. Fa male postare queste righe, tratte dal Mattino di Padova in edicola oggi. 
È morto nella notte tra sabato e ieri Luca Ometto, amministratore delegato e fondatore di Liberiauniversitaria.it e di Webster, dopo Amazon la più grande libreria online in Italia. Quarantun’anni, sposato da poco più di un anno con un figlio di 14 anni, Luca Ometto soffriva di un tumore al cervello, un glioblastoma multiforme diagnosticato ancora nell’estate del 2013 ma che, operato in tempi brevissimi, sembrava non aver lasciato tracce. Una speranza spezzata nell’inverno dell’anno scorso quando una recidiva aveva riportato la giovane famiglia a confrontarsi con cure e degenze ospedaliere. Se n’è andato nel suo letto, tra le braccia della moglie, una figura di riferimento per la nuova imprenditoria padovana che con lungimiranza e coraggio aveva saputo sviluppare, anticipando i tempi, una delle principali piattaforme di e-commerce del Paese già nel 2000 quando Luca aveva solo 25 anni. Una sfida imprenditoriale iniziata dall’incontro con un gruppetto di amici interessati alle prospettive del commercio elettronico che ancora i consumatori italiani guardavano con sospetto. Fino a un boom partito del 2005 e cresciuto ininterrottamente durante tutti gli anni della crisi. Nel 2009 il gruppo Webster aveva fatturato quasi 10 milioni di euro (ora fattura 20 milioni di euro) grazie a un catalogo di milioni di testi, italiani e stranieri, e poi dvd e videogame.