Municipio vietato ai giornalisti: l’ordine veneto si appella a Luca Zaia

 

Un gruppo di sei giornalisti non ha potuto accedere per alcune ore oggi all’interno del Municipio di Padova. Il gruppetto è stato tenuto all’esterno, dalle 10 alle 12, sulla base di una modifica di un atto riguardante gli accessi alla sede comunale approvata nei giorni scorsi dal sindaco Massimo Bitonci. La modifica prevede che i cronisti possano avere accesso alla sede municipale solo ed esclusivamente se autorizzati, in occasione cioè di conferenze stampa o di appuntamenti istituzionali. Stamani, quindi, i vigili hanno respinto le richieste dei cronisti di varcare la soglia di Palazzo Moroni fino a quando, poco dopo le 12, non era in programma un evento pubblico, la premiazione di alcuni sportivi. Sul caso della modifica delle norme di ingresso per i giornalisti nella sede comunale patavina è intervenuto oggi anche l’ordine del giornalisti del Veneto con una nota. «Sconcerta – è detto – il silenzio delle istituzioni di fronte all’estromissione dei giornalisti dal Municipio di Padova. Questa mattina, sulla base di un provvedimento emesso la scorsa settimana, è stato vietato l’accesso a palazzo Moroni ai cronisti, impedendo loro di svolgere il proprio lavoro, cioè informare i cittadini di quanto accade nelle sedi in cui vengono amministrati i beni pubblici. Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Veneto auspica che i vertici della politica veneta, e in primis il presidente della Regione, Luca Zaia, da sempre attento e rispettoso della libertà di stampa, si esprimano su quanto sta accadendo in una delle principali città del Veneto, dove il sindaco, Massimo Bitonci, ha deciso di consentire la libertà di cronaca soltanto ‘su invitò e nel corso delle conferenze stampa. Una ‘censurà decisa, peraltro, senza alcuna motivazione: un segnale preoccupante per quanti credono ancora nel diritto dei cittadini, costituzionalmente riconosciuto, di poter essere informati in maniera libera e completa».