A Padova il nuovo appuntamento per lo studio su fake news e antisemitismo

 

Fake news è termine nuovo che esprime un concetto vecchio: quello della disinformazione, delle notizie false e della loro diffusione. Sul piano storico, uno degli esempi più eclatanti in cui si denuncia un piano segreto degli ebrei per conquistare il mondo, “I protocolli dei Savi di Sion” edito nel 1903, è stato alla base della persecuzione degli ebrei russi (i pogrom).

Oggi parole come antigiudaismo e antisemitismo hanno bisogno di essere definite e spiegate, specialmente dal punto di vista storico, proprio per evitare una nebulosa semantica in cui tutto si sovrappone. Confondere porta all’errore, all’ambiguità, all’approssimazione: antisemitismo e antigiudaismo non sono la stessa cosa. Antisemitismo, secondo la Working Definition of Antisemitism dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali, è quella certa percezione descrivibile come odio verso gli ebrei. Ma nel tempo il termine è stato dettagliato in antigiudaismo teologico (rivolto non contro gli ebrei ma contro la religione ebraica) e antisemitismo a motivazione religiosa (diretto contro le persone), ma anche in antisemitismo politico e antisemitismo razzista. L’origine del termine antigiudaismo, invece, è stato coniato nel 21° secolo per indicare un’opposizione nei confronti degli ebrei sostenuta da un’ideologia religiosa e diretta in particolar modo contro la forma assunta dall’ebraismo in epoca postbiblica.

 Appare allora chiaro come sia possibile declinare l’odio verso l’altro, in primis l’ebreo, secondo categorie diverse che si incrociano con le latitudini geografiche, religiose, storiche, economiche, politiche e temporali di popoli e nazioni diverse. Per queste ragioni il Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea in collaborazione con la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e Comunità ebraica di Padova propongono sei giornate di studio sull’antisemitismo e antigiudaismo.

Domani, mercoledì 3 novembre alle ore16.00, propone il secondo incontro dal titolo “L’antisemitismo nell’Europa orientale. Prima, durante e dopo la Shoah” che avrà per relatrice Antonella Salomoni docente di Storia Contemporanea all’Università della Calabria e con iscrizione al sito del CASREC https://unipd.zoom.us/webinar/register/WN_NuZveAVTQ0eD64JeIeMwYA.

Gli appuntamenti successivi si terranno tutti i mercoledì fino a dicembre, sempre alle ore 16.00 e sono: il 10 novembre Gadi Luzzatto Voghera, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, affronterà il tema di “Antigiudaismo e antisemitismo in Italia tra Otto e Novecento”. Il 17 e 24 novembre saranno rispettivamente Francesco Cassata, Università di Genova, e Alessandra Tarquini dell’Università La Sapienza di Roma, a discutere di “Eugenica, razzismo, antisemitismo. Riflessioni sul caso italiano” e “Antisemitismo, antisionismo, socialismo”. L’1 dicembre Daniele Garrone, Facoltà valdese di teologia di Roma, concluderà le giornate di studio con un intervento dal titolo “Antigiudaismo cristiano e antisemitismo”.

Per iscriversi:

https://www.casrec.unipd.it/giornate-studio-antisemitismo