PFAS: la Regione annuncia querela contro il portavoce del comitato “No Pfas” Alberto Peruffo

 

L’Avvocatura regionale ha comunicato che sta istruendo la proposizione di una denuncia querela nei confronti del signor Alberto Peruffo di Montecchio Maggiore, per le dichiarazioni di carattere diffamatorio dallo stesso rese nel corso della trasmissione radiofonica “Centocittà” di Radio Uno Rai del giorno 17 aprile 2019.
Nel corso della trasmissione si è trattato della contaminazione del territorio veneto da pfas e della recente scoperta di queste sostanze anche nelle acque del Po provenienti da altre regioni.
Nel contesto, il signor Peruffo è stato intervistato in qualità di portavoce “Comitato no pfas”, dopo due interventi effettuati prima dal dr. Nicola Dell’Acqua, commissario nominato dal Governo per la sicurezza ambientale a seguito dell’inquinamento da PFAS, e quindi dall’assessore regionale all’ambiente, ing. Giampaolo Bottacin.
Il signor Peruffo, a commento della illustrazione dello stato dell’inquinamento nel territorio reso dal rappresentante regionale e dal Commissario del Governo, della emergente constatazione che la contaminazione costituisce un fatto nazionale, come testimoniato dalla scoperta della presenza dei PFAS nelle acque del Po, nonché delle varie iniziative prese dalla Regione sia per la tutela ambientale che per la prevenzione e cura delle popolazioni contaminate, ha accusato chi lo ha preceduto di avere con tali illustrazioni posto “vile depistaggio oggi fare emergere questo, diciamo, inquinamento sul Po. Noi tutti sappiamo che il Po riceve scarichi inquinanti (…)”.
L’autore ha poi proseguito addebitando all’assessore Bottacin fatti inesatti e non veritieri con le espressioni: “Come possiamo noi aver fiducia di persone come Bottacin o di gente come lui, che negavano la questione pfas mettendo la clessidra davanti a Piergiorgio Boscagin, presidente di Legambiente Perla Blu e accusandolo di procurato allarme (….) Lo stesso Bottacin che nascose i documenti sanitari di Mantoan in un cassetto (…)”.
Dette accuse, smentite già in trasmissione dallo stesso Assessore, distorcono i fatti e le attività compiuti nell’interesse della collettività regionale. In particolare non è fondata l’accusa rivolta a Bottacin di aver messo in un cassetto una relazione igienico sanitaria sugli effetti dell’inquinamento sulla popolazione proveniente dal Direttore della sanità regionale, dr. Domenico Mantoan. E’ infatti stato riscontrato che quella relazione fu invece portata immediatamente alla Procura della Repubblica di Vicenza dallo stesso assessore a due giorni lavorativi di distanza dal momento in cui la ricevette.