Nonostante il forte impatto che l’epidemia da Coronavirus ha avuto sul mercato immobiliare, questo resta un periodo favorevole per chi è intenzionato ad acquistare una casa.
Stando ad un sondaggio condotto da Banca d’Italia, che ha coinvolto 1.403 agenti immobiliari, c’è stato un calo dei prezzi delle abitazioni nel secondo trimestre del 2020, molto più evidente rispetto al primo trimestre.
La pandemia da Covid-19 si trasforma così da crisi ad opportunità, fornendo condizioni di acquisto più favorevoli per chi desidera comprare casa.
Naturalmente sono profondamente cambiate le modalità d’acquisto, che si sono adeguate alle contingenze del momento.
Innanzitutto è cambiata la richiesta della tipologia di immobile. Le famiglie italiane preferiscono le soluzioni indipendenti e con disponibilità di spazi esterni.
Il lockdown ha imposto la convivenza forzata all’interno dell’unità abitativa di tutto il nucleo familiare, evidenziando limiti di spazio.
In previsione di nuovi possibili lockdown, le famiglie vogliono quindi avere a disposizione una casa più grande, dove ogni membro può usufruire di uno spazio sufficiente per le proprie necessità.
Un altro dato importante riguarda la diminuzione dei prezzi di vendita, scesi dal 34% del primo trimestre al 36% del secondo trimestre. Questo trend, secondo le previsioni, dovrebbe continuare anche nel 2021, almeno nei primi mesi.
Lo sconto medio dei prezzi di vendita non è cambiato molto, passando dal 10,9% del primo trimestre all’11,1% del secondo trimestre.
Anche i tempi di vendita, che si attestano su una media di circa 7,5 mesi, non presentano variazioni sostanziali.
Scende il numero di persone desiderose di acquistare la prima casa, o un’abitazione a fini di investimento. Sale invece la quota di persone che, pur essendo proprietarie, vogliono cambiare appartamento.
La fotografia scattata dalla ricerca di Banca d’Italia, sul mercato real estate nel nostro paese, evidenzia che alcune zone hanno retto meglio all’ondata di Coronavirus.
Il calo dei prezzi, riscontrato quasi in tutte le zone d’Italia, non si è registrato nel Nord-Est, dove storicamente i costi degli immobili sono sempre stati piuttosto elevati, soprattutto fuori dalle grandi città.
I giudizi sulla domanda hanno fatto registrare notevoli miglioramenti nelle aree non urbane, soprattutto nel Nord-Ovest Italia.
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