Qui Padova: l’housing sociale si racconta ed esplora nuove frontiere di welfare

 

Confrontare esperienze diverse di housing sociale a livello europeo e progetti in itinere, uno dei quali ormai delineato anche a Padova e denominato appunto Quipadova.
Pochi giorni fa alla Casa a Colori di Dolo si è tenuto un incontro tra soggetti pubblici e privati diversi che hanno fatto dell’abitare sociale la loro bandiera e il loro lavoro, organizzato dalla Fondazione La Casa onlus.
Un vero e proprio confronto europeo visto che uno dei protagonisti era un rappresentante della municipalità di Offenbach in Germania Matthias Schulze-Boeing, che ha mostrato e raccontato il contesto dove da 15 anni a questa parte si sta pianificando e lavorando alla coesione sociale anche attraverso l’urbanistica e il diritto alla casa in una città dove il 55% dei residenti non è tedesco. La formula “magica” adottata dalla cittadina tedesca oltre ad una pianificazione a lungo termine che non cambia con il mutare delle amministrazioni è quella del lavoro multidisciplinare tra pubblico e privato, che interviene sul lavoro, sulla formazione, che ha dato vita ad una rete operativa per esempio tra vigili urbani, gestione rifiuti, dipendenti pubblici, privati e cooperative che operano in città. Un modus operandi che consente alle persone di sentirsi comunità e di essere responsabili anche del posto dove vivono.
Un esempio che dobbiamo seguire quello tedesco – ha commentato Maurizio Trabuio direttore della Fondazione La Casa onlus – prendendo spunto dalle potenzialità del progetto e calandolo nella nostra società dove continuiamo a parlare di problema migratorio e non di coesione sociale che è invece la chiave di svolta, anche a partire dalla questione casa.
Se c’è un bisogno di casa – continua Trabuio – la comunità si costruisce infatti con la coesione sociale e la rigenerazione urbana magari andando a rimettere a nuovo gli alloggi sfitti e gli spazi inutilizzati in città che a suo tempo abbiamo censito attraverso una ricerca a cui aveva contribuito la Camera di Commercio di Padova.”
Un’idea quella del censimento degli spazi inutilizzati che a sua volta Napoli con Alisei coop onlus ha copiato da Padova e che ha presentato con il progetto ri-abitare http://ri-abitare.net/. A confronto anche le esperienze vicine della Fondazione Housing sociale di Milano http://www.fhs.it/ ed altre realtà che ha raccontato dei laboratori di partecipazione nei quartieri e di buon vicinato; della Cooperativa Energie Sociali di Verona e della Fondazione San Zeno, del Consorzio Housing Sociale del Friuli Venezia Giulia.
Quanto al progetto padovano che parte dalla Fondazione La Casa onlus e dal gruppo Co.R.T.E ma che coinvolge anche il Comune, la Camera di Commercio della città e la Regione Veneto presenti al tavolo, l’idea è quella di dare una risposta di coesione abitativa e sociale negli spazi di via del Commissario che erano di un istituto religioso , rivolta alle categorie svantaggiate ( anziani, poveri, single, lavoratori, studenti) offrendo nel contempo tutta una serie di servizi collegati, accessori e non, a mo’ di campus. Il brand è Quipadova già rappresentato in un sito www.quipadova.com e si può visualizzare come una matrioska che nel complesso rappresenta il progetto immobiliare a carattere sociale ma che dentro contiene lavoro con spazi di coworking e cooperative sociali; spazi per mangiare, spazi comunitari come auditorium, sale riunioni, spazi sportivi e ricreativi; servizio di bike sharing; orti sociali, spazi di aggregazione; servizi per l’infanzia e il dopo scuola, uffici sociali per il lavoro.
Una piccola città dentro la città ma sociale e aggregativa, che non dimentica nessuno proprio perchè aggrega ed unisce, una città tutta da costruire attraverso due nuove strutture da realizzare e finanziare attraverso singoli, aziende, associazioni che credano nell’innovazione sociale attraverso un progetto di fundraising già operativo.
Una matrioska dunque in itinere ma che parla uno stesso linguaggio, quello sociale, che mette assieme tutti i vari idiomi per una città condivisa in cui superare le logiche della diversità di ogni genere e per vivere tutti meglio, in comunità.

Qui Padova
www.quipadova.com
C/o via del Commissario 42
35124 Padova
[email protected]
tel. 049/715988