Sale l’attesa per la sfilata di telegiornaliste e poliziotti al San Gaetano giovedì sera. Il racconto di Lorenza Toson

 

Beneficenza per l’Ospedale Pediatrico di Padova? Ci mancherebbe.
Ma come reperire nuovi fondi?
Ecco un’iniziativa curiosa e di sicuro richiamo pubblico: una sfilata di moda.
In passerella – Giovedì 17 Settembre alle ore 21 al San Gaetano, via Altinate -, agenti della Polizia di Padova e giornaliste. Un bel connubio, e un gran lavoro per organizzare il tutto. L’Ascom in primis per allertare i suoi iscritti a rendere disponibili i capi da far indossare agli improvvisati modelli e modelle. La risposta non è mancata e adesso, a poche ore dalla gran serata, la guerra si scatena.

Una guerra sotterranea, fatta di e-mail (“Ho visto il negozio, non mi piace”. “Io, una sola uscita? Allora rinuncio!” “I vestiti non mi piacevano posso andare in un altro negozio?”).
Una rivalità colta fin dalla prima prova ma del resto è naturale. Per beneficenza tutto deve andare per il meglio e, sia chiaro fin dal primo istante, chi partecipa, non ha alcuna intenzione di essere secondo/a a nessuno.

E, così nel variegato mondo degli agenti coinvolti ( gli unici davvero a saper sfilare con naturalezza e innata eleganza), lo zoccolo duro lo troviamo tra le giornaliste. La prima prova, la scorsa settimana al Centro Grossisti. Sedevo tranquilla, non fosse stata per i commenti al vetriolo che ronzavano senza sosta alcuna. Personalmente non ho mai sfilato, ma tante fotografie mi sono state scattate, dunque sono abituata ad un ambiente del tutto diverso: l’empatia tra fotografo e modella è garanzia di un’ottima riuscita. In una sfilata, la competizione c’è e, Giovedì sera, si scatenerà ai massimi livelli.
E, il tutto fa bene alla causa.

Alla seconda prova l’ambiente era già più rilassato. Gli agenti, e qui mi ripeto, sanno far scuola, sanno ironizzare, ridere e, soprattutto, sanno far squadra.
Tra donne è più dura. Ho visto volti impassibili, quasi mummificati dalla posa altri, per fortuna, sorridenti e rilassati. C’era chi provava e riprovava lungo i corridoi i passi ( me compresa che non sono abituata a stare in coppia), ed altri che continuavano sfilare sulla passerella, chi con piglio aggressivo da patera-tipo-Naomi, chi alla Kate Moss, chi con naturalezza e un bellissimo, impagabile, sorriso.
Avanti Padova allora. Il biglietto servirà ad una nobile causa, dal momento che di inviti, finora, ne sono stati uno a modello ( io l’ ho dato al mio dog sitter, giusto perché tenga compagnia al mio cane durante il back stage, che inizierà alle 17.00)
La causa è veramente importante e, dopo queste dritte, sono certa vi divertirete ancora di più.

Sfileranno modelle con preziosi gioielli, abiti appena sfornati dalle più prestigiose case di moda nazionali ed internazionali. E poi l’ammiccante intimo e il gran finale con gli abiti da sposa.
Non manca nulla.
Né preparazione, né pathos, né la volontà di mettercela tutta.
Senza mai dimenticare, soprattutto quella sera, i piccoli degenti stesi sui loro lettini e i loro genitori che, per curarli, spesso vengono da lontano.
A loro, personalmente, io penserò…sperando di non oltrepassare la passerella e cadere in mezzo al pubblico.
Staro’ attenta, lo prometto.

Lorenza Toson

 

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