Sergio Giordani parla di sicurezza a Padova: “La mia prima azione all’Arcella, assumerò vigili urbani”

 

Il candidato del Pd e del Nuovo centro destra Sergio Giordani assieme al parlamentare del Pd Alessandro Naccarato ha incontrato oggi la stampa. “Parlo di sicurezza

perchè è un tema su cui sono tranquillo e possiamo dire molto” ha spiegato Giordani prima di entrare in conferenza stampa. Segno che il tema è tuttaltro che un tabù o

monopolio di Bitonci e compagni.
“Il nostro schieramento politico è attento alla sicurezza, tanto che è stato votato ieri un decreto che, voluto dall’Anci, finalmente dà riconoscimento di poteri

maggiori ai sindaci per quanto riguarda le ordinanze, orari di somministrazione alcolici, daspo urbano e allontanamento per chi spaccia dalle città – ha spiegato

Naccarato – sarà possibile per i sindaci regolamentare in maniera stringente gli orari di apertura e chiusura delle sale giochi, e prendere provvedimenti sui

parcheggiatori abusivi: tutte questioni impropriamente trattate in passato come questioni di microcriminalità, ma certamente fastidiose.
Vogliamo rendere i sindaci più attivi su questo fronte, utilizzando in maniera intelligente le norme e con una buona dose di buon senso.
Verrà potenziata la possibilità di assumere agenti di polizia municipale, 80 % di quelli che vanno in pensione nel 2017 e il 100% dal 2018: adesso la quota di

rimpiazzo è di appena il 25%”. Fin qui il provvedimento di sucurezza urbana approvato dal parlamento. E per quanto riguarda Padova? Netta la stroncatura da parte di

Naccarato.
“La gestione di questi anni ha inciso negativamente sulla sicurezza della città in efficacia ed efficienza della polizia municipale – spiega Naccarato – occorre un

atteggiamento di colaborazione con il prefetto: l’idea che il prefetto è l’avversario del sindaco fa diminuire la sicurezza, la chiave è un atteggiamento

collaborativo. In Italia si confrontano due idee di sicurezza: inasprire le pene e lasciare che i cittadini si arrangino aumenta la insicurezza; noi siamo invece per

uno Stato che accompagna la repressione alla prevenzione dei reati.
La sicurezza secondo noi è aiutata dalla qualità della vita nelle periferie: il fatto che la nostra città non sia stata capace di conquistare un euro, quasi si volesse

aumentare degrado e paura, è un fatto gravissimo”.
Dello stesso avviso Sergio Giordani:
“Finalmente lo Stato si occupa in maniera serio della sicurezza, ieri sono stato al Cuamm: ho capito che il cittadino è infastidito dall’arrivo dei migranti.
La prima cosa da fare è aiutarli là perchè ne arrivino meno qua, le persone che arrivano vanno aiutate con umanità, va fatta la micro accoglienza diffusa, vanno fatti lavorare, è un fatto di dignità, si sentono bene e si integrano più velocemente se lavorano”.
Sui rapporti con prefetto e forze di Polizia Giordani ha le idee chiare: “La collaborazione fa parte del mio modus operandi, deve esserci un rapporto di collaborazione per risolvere i problemi, litigare significa creare i problemi per creare disagio alla città. Non fa parte del mio modo di fare.
Una mamma che esce coi bambini la sera ha il diritto di sentirsi sicura; io mi prenderò la delega alla sicurezza ma non per fare lo sceriffo. Sono appena stato all’Arcella: è un quartiere che merita molta attenzione.
Sicurezza vuol dire anche pulire, sfalciare, illuminare la città, aiutare la parte commerciale che tenga aperto: i negozi sono in difficoltà, per i centri commerciali per l’ecommerce per tanti motivi.
La prima mia operazione sarà sull’Arcella, si possono cambiare le cose, ma bisogna farle, con i fatti: è umiliante che gli anziani abbiano paura di uscire di sera
ci vuole buon senso nell’adoperare il decreto sicurezza urbana”.
Presente alla conferenza stampa anche Giancarlo Bellanti, Presidente Padova Controlli. “E’ un mio amico” ha risposto Sergio Giordani alle domande di chi gòi chiedeva cosa avesse intenzione di fare circa il rapporto tra Comune e agenzie di vigilanza privata. Come si può leggere a questo link infatti la questione non è di poco conto: l’amministrazione comunale ha speso l’anno scorso oltre 250 mila euro per far pattugliare gli edifici comunali dalle guardie giurate. Una spesa non proprio produttiva dal punto di vista dei risultati diretti.
“Se io potrò utilizzare un bilancio in ordine, assumerò nuovi agenti di polizia municipale – ha tagliato corto Sergio Giordani – serve la sicurezza in qualsiasi maniera”. Sorrisi da parte del presidente di Padova Controlli Giancarlo Bellanti, presente l’altra sera ad una cena con Massimo Bitonci che, secondo le cronache del Mattino, avrebbe riunito molti imprenditori amici anche per parlare di finanziamenti della campagna elettorale. “Ero lì per parlare di sicurezza, attenti a quello che scrivete che vi potreste beccare una denuncia” ha spiegato Bellanti. Che forse non ci sta a passare per l’amico di tutti.

 

Alberto Gottardo