Sfondati i 100mila al Padova Pride Village

 

Erano oltre 3000 i visitatori che, domenica 1 settembre, hanno varcato i cancelli della Fiera di Padova per partecipare alla cerimonia di chiusura della sesta edizione del Padova Pride Village, la più grande manifestazione estiva LGBTQ del Nord Italia, organizzata dalla Associazione Be Proud e PadovaFiere S.p.a., in collaborazione con il Circolo Tralaltro Arcigay di Padova e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Padova.
Inaugurata il 28 giugno 2013, per nove settimane e mezzo, il Padova Pride Village ha offerto ai cittadini di Padova e ai molti visitatori, provenienti non solo da tutto il veneto ma anche da molte altre regioni italiane, un ricco programma con oltre ottanta eventi tra concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, mostre fotografiche, talk show e dibattiti su temi di attualità con ospiti di prima grandezza. Una programmazione che ha riscontrato un grande successo di pubbico che ha portato il Festival a superare, anche quest’anno, oltre 100.000 presenze. Una manifestazione che, oltre all’intrattenimento, si pone l’ambizioso obiettivo di diffondere a cultura del rispetto e dei diritti civili.

«Siamo qui ogni anno – ha ricordato Alessandro Zan, portavoce del Padova Pride Village – a lottare per il riconoscimento dei diritti civili di tante persone che sono ancora fuori dalla giurisdizione italiana e ancora assolutamente non considerate. Sin dalla sua prima edizione volevamo che non fossero solo i gay, le lesbiche e le trans ad occuparsi dei diritti civili ma che fossero tutti, che tutti si facessero carico del vuoto che c’è in questo paese. E l’abbiamo chiamata proprio per questa ragione “la festa di tutti”. Non è un caso, inoltre, che il Padova Pride Village si faccia a Padova. Padova è la città riconosciuta in tutta Italia come la città dei diritti e della libertà. Ricordiamo che questa città ospita una grande e prestigiosa università che si impegnò in una lotta di libertà quando gli studenti con Concetto Marchesi si opposero all’occupazione nazifascista. Da lì Padova ha conosciuto tante storie simili. Penso che Padova sia la città della libertà, anche se non bisogna mai abbassare la guardia».
Sulla stessa linea si è espresso anche Ivo Rossi, Sindaco di Padova: « Mi fa piacere che a conclusione di questi due mesi intensi ci stata un’offerta culturale, non soltanto attraverso gli spettacoli ma anche attraverso i momenti di riflessione su temi spinosi per il nostro Paese. Un paese che deve superare antiche barriere, quelle dei diritti delle persone. In questo senso al Padova Pride Village si fa un lavoro che non è soltanto legato all’intrattenimento ma lo stsso festival è una struttura di servizio alla crescita della nostra città. E’ la prima volta che vengo al Padova Pride Vilage e, sia pure nel breve giro che ho fatto prima di salire sul palco, ho colto una grande vitalità e freschezza. Di questo sono veramente felice e voglio farvi i complimenti. Penso che il prossimo anno sarà un successo come quello di quest’anno».
Soddisfatto anche Paolo Coin, AD di PadovaFiere: «Anche quest’anno si conferma il grande successo della sesta edizione del Padova Pride Village, una manifestazione ricca di eventi di grande qualità che in questi anni ha portato circa 1 milione di persone».