Padova si conferma centro di livello nazionale sul fronte della ricerca. L’ultima conferma arriva dalla ripartizione dei fondi messi in palio dal bando congiunto Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon che ha portato alla selezione di 26 nuovi progetti di ricerca, per un totale di circa 3,6 milioni di euro e con il coinvolgimento di 35 gruppi di ricerca provenienti da 12 diverse regioni italiane.
Di questi 26 progetti ben tre arrivano ad enti di ricerca padovani: due all’università di Padova ed uno all’Istituto veneto di Medicina molecolare VIMM. I tre ricercatori hanno meritato un finanziamento, per un investimento complessivo di circa 325mila euro. Si tratta di Gianluca Occhi, Università degli Studi di Padova, con il progetto di ricerca “Chiarire il ruolo di OTOS nei tumori neuroendocrini ipofisari secernenti ormone della crescita e prolattina”; Graziano Martello, Università degli Studi di Padova con il progetto di ricerca “Caratterizzazione molecolare del geneT Dark Fbxo34 nella soppressione della tossicità indotta dalla proteina Huntingtina mutata” e Nicola Elvassore in forza all’istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM): “Il lato oscuro dei difetti congeniti: indagine su nuovi contributori genetici all’eziologia della spina bifida”.
Il programma del finanziamento congiunto Fondazione Cariplo/Telethon si ispira a un’iniziativa dei National Institutes of Health (NIH) americani e mira a “illuminare la porzione più oscura del genoma umano”, invitando i ricercatori a esplorare aspetti genetici e meccanismi molecolari ancora in gran parte sconosciuti, ma con un forte potenziale per la comprensione e il trattamento delle malattie rare.
«Questo bando dimostra quanto sia importante sostenere la ricerca di base, anche quando si muove in territori ancora poco conosciuti – commenta Celeste Scotti, Direttore della Ricerca e Sviluppo di Fondazione Telethon – Comprendere i meccanismi genetici alla radice delle malattie rare è il primo passo per trovare soluzioni concrete per chi ne è colpito. Grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo, possiamo continuare a dare spazio a idee innovative e a costruire le basi della conoscenza su cui si fondano i progressi futuri della medicina».Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo, ha aggiunto: «I numeri mostrano come vi sia una grande richiesta di sostegno da parte di chi ogni giorno si impegna con passione nella ricerca. Non è facile per noi selezionare tra così tante proposte: ci affidiamo ad esperti di caratura internazionale, ma dobbiamo riconoscere che c’è un’altissima qualità in tutti i progetti di ricerca. Abbiamo persone di altissimo livello tra i nostri ricercatori, dobbiamo continuare a sostenerli: possono cambiare la vita delle persone e di tutti noi».
