Tempi duri per De Poli all’interno dell’Udc. L’analisi di Nicola Mazzonetto

 

Da Nicola Mazzonetto, esponente di primo piano dell’Udc padovano riceviamo e pubblichiamo:
Alcuni amici, appartenenti a varie componenti dell’UDC, che qui si sottoscrivono ritengono necessario, superate le elezioni amministrative di Giugno 2009, elezioni che hanno interessato la Provincia di Padova, il Comune di Padova oltre a numerosi comuni (la cosa vale anche per le altre Province Venete), porre alcune riflessioni sui risultati elettorali, sulla linea politica e sulle modalità di gestione del partito provinciale e regionale.
E’ importante farlo oggi (sarebbe stato più opportuno averlo fatto prima all’interno degli organi del Partito) qui in Veneto nel momento in cui cominciamo a discutere il percorso ed i contenuti del nuovo soggetto politico che porta al superamento dell’UDC ed al coinvolgimento di quei soggetti, siano essi semplici cittadini, movimenti , associazioni, partiti, che condividono i nostri stessi ideali e valori che sono quelli poi ispirati alla dottrina sociale della Chiesa.
E ‘importante oggi riflettere, per non rifare gli stessi errori: infatti, con l’ultima tornata elettorale delle Europee, delle Provinciali e delle Amministrative l’UDC può vantare un successo in termini di voti, ma un totale fallimento in termini di rappresentatività amministrativa dovuta a una mancata/errata strategia.
Infatti, l’UDC del Veneto ha perso la propria rappresentanza al Parlamento Europeo; e questo a nostro avviso è ancor più grave, è inaccettabile che l’UDC veneto non sia rappresentato ne rappresentativo in ambito nazionale.
-La scelta di andare alle elezioni amministrative da soli è stata errata ed ora sta provocando l’isolamento dell’UDC rispetto al quadro politico padovano e veneto;
-Vanno registrati ed approfonditi i pessimi risultati elettorali intesi come si diceva pocanzi in termini di rappresentanza amministrativi ottenuti sulla Provincia e sul Comune di Padova individuando le cause ed i possibili rimedi e non certo sbandierando vittorie inesistenti;
-Il partito deve essere gestito con regole certe e democratiche non è più accettabile: il segretario regionale Antonio De Poli non può all’insaputa del partito promuovere una lista civica provinciale composta solo da amici suoi e costruita al solo fine di ledere altri amici e poi far finta di niente;
– Si rende necessario una rivisitazione del quadro delle alleanze sul livello provinciale e regionale.
Per tutti questi motivi riteniamo necessario ed urgente chiedere una convocazione del Comitato Provinciale e degli organi regionali del partito. Non si può in virtù del nascituro nuovo partito sorvolare sui gravi fatti successi e sulle loro conseguenze e con un colpo di spugna tentare di cancellarle. Non si può continuare sul vogliamoci bene.
Un nuovo partito deve essere il luogo dell’esercizio della democrazia e delle sue regole oltre che dell’elaborazione politica più alta nel rispetto di tutte le posizioni siano esse di maggioranza o di minoranza.