Uscire dalla crisi senza sacrificare nessuno: venerdì convegno al Papa Luciani di Padova con Giorgio Vittadini

 

Venerdì 12 aprile a Padova la presentazione di una ricerca che sovverte i luoghi comuni sull’attuale crisi del nostro continente. La creatività sociale, dimostrano gli studiosi, sarà il fattore determinante per la ripresa.
Pensiamo sempre che uscire dalla crisi sia un fatto che riguarda i leader dei governi e dell’economia e che a ciascuno di noi, tutto sommato, è riservato al massimo il ruolo dello spettatore. In realtà, stando alle ricerche più recenti, è vero il contrario. La via di uscita dal tunnel dipende molto da una ripresa di iniziativa “dal basso”. Le Scuole Romano Bruni e l’Associazione Genitori “Romano Bruni”, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e l’Associazione culturale universitaria Antonio Rosmini, propongono “La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno” presentazione dell’omonimo volume a cura di Lorenza Violini e Giorgio Vittadini – Bur Saggi 2012

venerdì 12 aprile 2013 alle ore 21.00
Centro congressi Padova “A. Luciani”
via Forcellini 170/a – Padova
Intervengono
Giorgio Vittadini presidente della Fondazione per la Sussidiarietà
Graziano Debellini imprenditore
Antonino Ziglio amministratore delegato Enaip nazionale
Info [email protected].

«L’incontro prende spunto», racconta il rettore dell’Istituto Romano Bruni, Stefano Montaccini, «dal fatto che noi stessi, come scuole e come associazione di genitori, siamo nati da una creatività sociale come quella descritta nel testo di Vittadini. A Padova e in generale nel nostro paese sono moltissime le realtà sociali e imprenditoriali con queste caratteristiche, sia nell’assistenza, come nella cultura, nelle carceri, nell’università e nel mondo del lavoro».

Nel volume Vittadini mette in evidenza che il dissesto economico e le tensioni sociali che stanno mettendo in ginocchio l’Europa sono «il segno di una ben più profonda e radicata crisi culturale». A venire meno non sono soltanto le istituzioni governative, ma, si afferma nell’introduzione, «i paradigmi ideologici e le certezze che per anni le hanno sorrette. È necessario un ripensamento delle pratiche di gestione del bene comune, un cambiamento che riaffermi la priorità delle iniziative sorte “dal basso” e che rimetta al centro della vita civile l’uomo, la famiglia e tutti quei soggetti sociali dei quali, per troppi anni, si è rifiutato di riconoscere la funzione pubblica».

Quindi anche prendersi la responsabilità di mandare avanti una scuola – da studenti, da genitori, da insegnanti o da gestori – è un contributo per uscire dalla crisi. «Chi si illude che la risposta alla crisi sarà solo di natura economica si sbaglia di grosso», afferma Andrea Righetto, presidente dell’Associazione genitori Romano Bruni. «L’educazione è la prima leva di una rinascita. Desideriamo che questo incontro ci aiuti ad esserne più consapevoli, a essere fiduciosi, liberi, solidali, contribuendo a sprigionare tutte le energie positive che sono in noi e nella nostra società».

Giorgio Vittadini ha fondato nel 2002 la Fondazione per la Sussidiarietà come strumento di sviluppo culturale attraverso attività formative, di ricerca, editoriali. È professore ordinario di Statistica metodologica nell’Università di Milano Bicocca, e direttore scientifico del Consorzio interuniversitario Scuola per l’Alta formazione Nova Universitas. Dirige Atlantide, quadrimestrale della Fondazione, ed è tra i fondatori della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli (Meeting di Rimini). Ha fondato e presieduto fino al 2003 la Compagnia delle Opere, associazione d’imprese ispirata alla dottrina sociale della Chiesa. È autore di numerosi articoli e saggi su temi socio-economici, in particolare per ciò che riguarda sussidiarietà, welfare, impresa sociale, capitale umano. Su tali argomenti ha curato numerose pubblicazioni e collabora con i principali media italiani.

L’Istituto Romano Bruni gestisce tre scuole paritarie a Padova: la primaria “Gianna Beretta” di via Grassi, 42, la secondaria di primo grado “Bettini”, che si trova a Ponte di Brenta in via Fiorazzo, 7 e – nella stessa sede – il Liceo scientifico intitolato proprio a Bruni, psicopedagogista padovano (1920-1999). Proprio dall’incontro di alcune insegnanti elementari con Bruni negli anni Ottanta, nasce una collaborazione che poi si estenderà all’intera impostazione educativa della scuola.