Viaggiare a Padova, alla scoperta di alcuni tesori nascosti

 

Al giorno d’oggi, grazie alla tecnologia, c’è la possibilità di viaggiare praticamente in ogni zona del mondo solo con qualche click. Anche dal proprio device mobile, la cui diffusione ha di fatto rivoluzionato anche il settore delle slot machine senza deposito con bonus, è possibile trovare tante soluzioni utili per andare alla scoperta di ogni tipo di informazione in merito ai viaggi che si desidera organizzare.

Tra le città più importanti di tutto il Triveneto troviamo sicuramente Padova. Ebbene, spesso e volentieri, visitando città del genere si tende a considerare i luoghi più importanti e conosciuti, perdendosi tanti tesori nascosti che hanno un fascino unico.

Padova è sicuramente molto apprezzata per via del bellissimo Prato della Valle, ma anche per l’Università e per la meravigliosa Basilica di Sant’Antonio, visitata sempre da tantissimi pellegrini. In realtà, però, pure la città di Galileo può vantare tanti gioielli più nascosti e meno conosciuti, ma che sono in grado di destare altrettanto interesse. Andiamo alla scoperta di tre luoghi decisamente insoliti che si possono scoprire in questa città veneta.

La bellissima Sala dei Giganti

Il primo tesoro nascosto di Padova si può ammirare all’interno di Palazzo Liviano. Si tratta della sede storica del polo universitario di Padova. Al suo interno, infatti, si trova una sala che può vantare una serie di bellissimi affreschi e che non tutti conoscono. La “Sala dei Giganti”, così è stata ribattezzata, nel Trecento ha ospitato una serie di affreschi che traggono ispirazione al “De viris illustribus” di Petrarca, la cui casa, da visitare, si trova in provincia di Padova. Durante il periodo della Serenissima, questa sala fu oggetto di un’attenta opera di restauro.

Numerosi i pittori di quell’epoca che decisero di immortalare nelle loro opere non solamente il re, ma anche tantissimi altri personaggi di spicco che hanno caratterizzato la storia dell’antica Roma, sia dal punto di vista politico che militare, ma hanno raffigurato pure sei famosi uomini di lettere che hanno un profondo legame con la città di Padova.

Al giorno d’oggi questa meravigliosa sala viene usata molto di frequente per ospitare degli eventi, ma ogni primo sabato del mese c’è la possibilità di visitarla con prenotazione su turni con una guida.

Un tesoro nascosto due volte

Un altro luogo che non si può davvero perdere se si viaggia a Padova, è senz’altro il MUSME. Si tratta del Museo di Storia della Medicina. Una struttura che è decisamente innovativa e all’avanguardia e che non è ancora conosciuta come invece meriterebbe. La sua sede è collocata nell’enorme area del vecchio Ospedale di San Francesco Grande, ovvero la prima struttura ospedaliera che venne realizzata nel corso del 1414.

Al suo interno, i visitatori hanno la possibilità di scoprire l’evoluzione della scienza medica, in modo particolare concentrandosi sulla Scuola medica padovana. Un museo all’avanguardia, che consente di ammirare dei reperti storici sfruttando anche una serie di supporti interattivi e molto coinvolgenti. Una soluzione ideale per soddisfare le esigenze sia per i più piccoli che per gli adulti.

Il cimitero ebraico in via Weil

Nella città padovana sorgono ben sei cimiteri ebraici, ma solamente uno è ancora utilizzato. Quello di maggiore interesse, per tante ragioni, si trova in via Weil. Si tratta, per chi non lo sapesse, di uno tra i più antichi cimiteri ebraici in tutto il Vecchio Continente, dal momento che venne realizzato nel corso del XVI secolo.

È uno di quei luoghi che rappresentano una sorta di macchina del tempo. Non è un caso, infatti, che ancora al giorno d’oggi siano tantissimi i turisti che provengono da tutto il mondo per ammirarlo. La curiosità è legata in modo particolare alla presenza di diverse tombe in cui sono stati sepolti dei personaggi molto influenti della comunità ebraica sita a Padova. Tra gli altri, infatti, è importante citare Meir Katzenellenbogen e Abram Catalan.