A Padova primo nato “ritardatario” alle 9.44. L’ultimo nato del 2012 e’ Angelo Guiotto

 

Padovani gran dottori sin dalla culla. Sono figli infatti di due ricercatori dell’università di Padova l’ultimo e il primo nato omaggiati anche quest’anno dalla consigliera comunale Milvia Boselli a nome dell’amministrazione comunale con una pigotta, la bambola dell’Unicef e dalle associazioni di difesa della vita con vari doni. L’ultimo nato del 2012 è Angelo Guiotto, figlio di Paolo Guiotto, ricercatore di matematica all’università di Padova e della moglie di origine camerunense Fadimatou Kiza Bouba Beouke Louis.

Per il primo nato in divisione ostetrica si è dovuto aspettare fino alle 9.44 del mattino quando è venuto al mondo Francesco Gamba, figlio di Stefano, 32 anni, ed Elisa Figallo, entrambi ingegneri veneti (lui di origini chioggiotte, lei padovana doc) trasferitisi da tempo a Bologna. La coppia si trovava in città a casa di amici quando appena dopo il brindisi di mezzanotte sono iniziate per la mamma le doglie. Il bambino è nato alla divisione ostetrica diretta da Maria Grazia Gervasi, reparto in cui da un paio di mesi le mamme hanno il proprio bambino 24 ore su 24. “Si tratta di una pratica denominata room in che permette ai bambini di avere sin da subito un rapporto diretto con la mamma e con il papà – spiega la dottoressa Gervasi – è un tassello importante verso il traguardo che ci siamo prefissati quest’anno di diventare il primo grande ospedale in Italia insignito dell’attestato Unicef di ospedale amico del bambino”. Una divisione ostetrica quella di Padova all’avanguardia visto che pur essendo un centro specializzato anche nelle gravidanze a rischio i parti con cesareo sono appena il 25 per cento. All’ospedale di Padova tra clinica e divisione ostetrica sono stati 3883 i nuovi nati nel corso del 2012, di questi 1301 figli di coppie straniere.

L’appuntamento del saluto al primo nato dell’anno è stato ideato ben 14 anni fa dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP), ONG internazionale che opera per promuovere la pace attraverso il ruolo della donna, superando barriere razziali politiche e religiose.

Ben presto l’idea è stata accolta dal Comune di Padova, sensibile a tali tematiche, mentre numerose associazioni si sono, negli anni aggregate, apprezzando la simpatica proposta. La Federazione(WFWP)desidera con questa cerimonia sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della maternità e della vita.