Alessandro Gassman ha presentato il 2010 del teatro stabile del Veneto a Padova

 

“Vorrei un teatro che susciti emozioni, che faccia ridere o commuovere, a volte arrabbiare. Quando non ci sono queste emozioni a teatro vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Un teatro fatto male è il posto più brutto del mondo, quello fatto bene può essere un viaggio straordinario ed entusiasmante”. Questa la filosofia di Alessandro Gassman, nuovo direttore del teatro stabile del Veneto che ha presentato la stagione 2010. “Il primo spettacolo – spiega Gassman che dello spettacolo è anche un protagonista – è ”Roman e il suo Cucciolo” di Reinaldo Povod, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, che mi vede impegnato nel doppio ruolo di regista e protagonista. Con me sulla scena Manrico Gammarota (premio Persefone come miglior attore non protagonista con lo spettacolo “La Parola ai giurati”), Sergio Meogrossi, Matteo Taranto (anche loro presenti ne “La Parola ai giurati”), Natalia Lungu, Andrea Paolotti e il giovanissimo Giovanni Anzaldo, selezionato dopo una lunghissima serie di provini. È per me motivo di grande soddisfazione dare la possibilità ad un giovane diplomato di confrontarsi con un ruolo di coprotagonista in uno spettacolo così intenso e ricco di spunti di riflessioni. La storia si svolge all’interno di una comunità romena e narra della drammatica vicenda umana di un uomo disposto a tutto pur di guadagnare denaro e garantire al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà, a suo modo, amarlo ma non riuscirà mai a capirlo. Un rapporto toccante, crudo, a tratti sconvolgente, che troverà compimento solo attraverso un fatale, catartico epilogo. È però anche una storia di disperazione e di degrado che, attraverso il drammatico destino di un’umanità condannata all’emarginazione, rimanda a problematiche sociali di grande attualità”. “La parola ai giurati” una delle più importanti organizzazioni umanitarie internazionali accompagnerà la rappresentazione  in giro per l’Italia. Come soggetti coproduttori ci saranno la Società per Attori di Roma, organismo con cui Gassman collabora da anni, e il Teatro Stabile d’Abruzzo. “In qualità di ex direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo – ha aggiunto Gassman – sono molto grato al Teatro Stabile del Veneto per aver rinunciato ad una quota di produzione in favore dello Stabile abruzzese, dando un chiaro segno di collaborazione tra Teatri Stabili Pubblici al fine di favorire l’effettiva ripresa delle attività di un teatro colpito dal tragico sisma del 6 aprile 2009”.

Il secondo spettacolo che il Teatro Stabile del Veneto metterà in scena è “Immanuel Kant” di Thomas Bernhard. Questo progetto che coinvolge altri due importanti Teatri Stabili Pubblici quali Il Metastasio di Prato e il Teatro Stabile delle Marche, avrà due interpreti d’eccellenza: Carlo Cecchi e Marina Confalone. Con Alessandro Gassman alla regia. “Sono onorato di poter dirigere questi due fuoriclasse della scena teatrale italiana – ha detto Gassman – nell’opera dell’autore che ha segnato l’inizio del mio percorso registico. Con una messa in scena che immagino visionaria, ricca di suoni e colori, affronterò questo surreale viaggio in alto mare, dove ogni sicurezza vacilla e dove forse potremo sorprenderci a ridere delle nostre paure, a commuoverci delle nostre debolezze e a scoprici perturbati e soli tra gli altri.
Il debutto dello spettacolo avverrà nel giugno del 2010 a Napoli nell’ambito del Napoli Teatro Festival”.

Il terzo progetto, coprodotto con il Teatro Eliseo di Roma, sarà l’”Erodiade” di Giovanni Testori, per la regia di Pierpaolo Sepe e con la partecipazione di Maria Paiato, vincitrice del Premio Olimpici del Teatro 2004 e dei Premi Ubu 2005 e 2006. Lo spettacolo verrà presentato nel mese di settembre nell’ambito del 63. Ciclo di Spettacoli Classici del Teatro Olimpico di Vicenza. Ancora in fase di perfezionamento, per quanto concerne la regia, è l’adattamento teatrale presentato per la prima volta in Italia del film di Pedro Almodovar “Tutto su mia Madre”. Questo progetto è frutto della nuova collaborazione con il Teatro Stabile di Parma e vede l’attrice Elisabetta Pozzi protagonista.