Alla basilica di Sant’Antonio Milly Carlucci e Michele Placido

 

Quasi duemila persone hanno applaudito ieri sera, venerdì 14 novembre, i premiati della sesta edizione del Premio Internazionale Sant’Antonio confermandolo come uno tra gli appuntamenti più attesi e condivisi dalla città di Padova.
Milly Carlucci ha sapientemente condotto la serata organizzata dai frati del «Messaggero di sant’Antonio», presentando i vincitori che hanno ricevuto il riconoscimento istituito nel 1998 in occasione del centesimo anniversario della Rivista che mantiene il legame tra i devoti di tutto il mondo e la Basilica del Santo.
In apertura della manifestazione, dopo i saluti delle autorità cittadine, uno spazio dedicato a Paolo Pivetti, noto scrittore e autore di testi teatrali che ha scritto i quattro dialoghi tratti dalla vita di sant’Antonio, recitati da un prestigioso parterre di attori del cinema e della televisione italiana.
Grande commozione nell’ascoltare la testimonianza di Gregoire Ahongbonon, premiato proprio per la categoria riservata alla Testimonianza, che per meglio descrivere le condizioni dei malati mentali dei villaggi africani dei quali da molti anni si occupa, ha portato e mostrato al pubblico una delle catene con le quali queste persone, da lui definite “i dimenticati tra i dimenticati” sono legate ai ceppi per anni, ai margini del villaggio per paura e per superstizione.
Un momento significativo per il riconoscimento assegnato a mons. Giovanni Nervo, primo presidente della Caritas Italiana, testimone storico del fenomeno della immigrazione, ancora attivissimo nonostante l’età – compirà prossimamente i 90 anni – attraverso il lavoro della Fondazione E. Zancan onlus di cui è presidente onorario. Una figura che dimostra che siamo una grande chiesa, capace di figure che fanno storia.
Ernesto Olivero, fondatore e anima del Sermig e dell’Arsenale della Pace, è stato premiato per la categoria riservata alla Solidarietà, “un  testimone di Dio oggi nella modernità accanto a quanti vogliono mettersi a servizio degli altri”.
Ammirazione e simpatia hanno suscitato i coniugi americani Michael e Susan Borden, qui in Italia con le figlie, premiati per la categoria riservata alla Solidarietà, che hanno saputo coniugare letteralmente economia e solidarietà entrando in società proprio con sant’Antonio, socio di parità con l’impresa creata dal Michael Borden, che trasforma gli utili in solidarietà concreta, – aiuti nei bisogni primari di cibo e casa – attraverso l’attività della Saint Anthony of Padua Charitable Trust.
Per il cinema premiato il film Gomorra di Matteo Garrone; hanno ritirato il premio Maria Nazionale applaudita interprete e uno degli sceneggiatori Massimo Gaudioso.
Per la televisione premiato Ettore Bassi, per la sua interpretazione nel ruolo di san Francesco nella fiction “Chiara e Francesco”, prodotta da Lux Vide e Rai Fiction e trasmessa su Rai 1 nell’ottobre 2007.
Grande successo per gli attori che hanno dato vita ai quattro dialoghi tratti dalla vita di Sant’Antonio. La splendida voce di Luca Ward, ha condotto il pubblico attraverso la vita di questo Santo che a 16 anni manifesta alla madre, una bravissima Anna Maria Guarnieri, grande signora del teatro italiano, la sua vocazione cui si rivolge Daniele Pecci nelle vesti del giovane Fernando, quando, destinato alla carriera militare, decide invece di diventare “Cavaliere di Dio”.
Cesare Bocci, apprezzatissimo nel ruolo di Berardo, dialoga con Antonio e gli istilla la vocazione francescana; e ancora un dialogo commovente di Antonio quando giunge in Marocco con il confratello Filippino, interpretato da Luca Bastianello, si ammala ed è costretto a rinunciare alla sua missione affidandosi interamente al volere di Dio.
Michele Placido ha invece dato volto e voce al terribile tiranno Ezzelino da Romano e con la sua nota presenza scenica è riuscito a rendere il serrato dialogo tra frate Antonio, oramai già malato, ed il tiranno passato alla storia per la sua crudeltà che pur consapevole della sua potenza, non può non rispettare l’umile frate dalla immensa personalità, che si era recato a Verona per chiedere la liberazione di un prigioniero.
Al termine della serata, grandi applausi per tutti i premiati, per gli attori, e per la madrina Milly Carlucci che con garbo ed eleganza ha condotto l’evento e si è congedata dal pubblico padovano esprimendo la sua emozione per aver avuto l’occasione di venire in Basilica del Santo.
La serata è stata trasmessa in diretta televisiva dall’Emittente Telechiara e da Telepace Verona e Telepace Roma, e per la prima volta in diretta radiofonica dalle reti del circuito BluRadioVeneto.