Allagamenti in Veneto. Ruzzante denuncia: “Galan e Zaia non hanno speso un euro europeo”

 

Il Veneto è una delle sette regioni italiane che non ha utilizzato neppure un euro dei 2,273 miliardi disponibili contro il dissesto idrogeologico. Come riportato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, infatti, superano il miliardo di euro i fondi non spesi in Italia dal 1998 a oggi per contrastare alluvioni, frane e smottamenti. Il Veneto ha chiesto e ottenuto il finanziamento di 64 progetti per un importo complessivo di 44,9 di milioni di euro reperiti dagli accordi stato-regioni, dai fondi europei e da programmi vecchi di oltre 16 anni. Le giunte Galan prima e Zaia poi non sono riuscite a concludere neanche uno di questi progetti e restituiscono un territorio più fragile e pericoloso di due decadi fa.
“E’ la dimostrazione che con le conferenze stampa non si governa, non si aprono cantieri e non si risolvono i problemi dei veneti”, commenta il consigliere regionale del Pd, Piero Ruzzante.
Negli ultimi quindici anni la Regione Veneto non è stata in grado di portare a termine neppure un progetto di sistemazione del territorio. Al contrario, Emilia Romagna, e Toscana sono riuscite a chiudere più del 30 per cento degli interventi previsti, spendendo rispettivamente 144 e 118 milioni di euro. Bene anche Lombardia, Sicilia e Marche dove la percentuale di lavori portati a termine si attesta tra il 22 e il 27 per cento.

“Zaia ha il vizio di chiacchierare tanto e produrre zero, ormai lo sanno tutti. Però da cittadino sono francamente sconcertato”, afferma Ruzzante. “Perché, un buon amministratore per mettere in sicurezza un territorio fragile come il nostro, cerca tutte le risorse e tutte le fonti. Per le opere di difesa, disponibilità economiche ce ne sono molte, messe a disposizione da tutti i governi dal 1998 in poi”.
“Il rapporto messo in rilievo dal Sole 24 ore riguarda la storia di questi ultimi 15 anni e appare ancora più incredibile a fronte di quanto è avvenuto nel corso dell’ultimo periodo: dai tragici fatti di Refrontolo, a quanto è avvenuto nella provincia di Padova con le alluvioni che hanno colpito comuni dell’alta padovana nella zona del Muson, della Bassa come Battaglia Terme, Bovolenta, Megliadino San Vitale, nella zona dei colli come Montegrotto Terme o nelle zone attorno alla città come Ponte San Nicoló, Casalserugo, Selvazzano e la stessa Padova. Quando decideremo di mettere la sicurezza idraulica del nostro territorio al primo posto sarà sempre troppo tardi”.