AltaVita Ira presenta la relazione di fine mandato: servizi aumentati e migliorati per i 600 ospiti e conti in ordine

 

“Consegniamo alla prossima amministrazione un ente con i conti assolutamente in ordine: il bilancio consuntivo è stato chiuso con un risultato positivo di esercizio che continuerà a crescere in linea con la programmazione del bilancio di previsione triennale. Anche la semestrale 2016 è positiva e sono state superate senza addebiti rilevanti le due ispezioni regionali attivate negli ultimi due anni. In questi anni abbiamo dotato l’ente della formazione, degli strumenti e degli investimenti utili a fronteggiare l’evoluzione della cronicità sempre più critica con cui si presentano gli ospiti dei nostri centri servizi”. A dirlo il presidente uscente di altaVita Ira Stefano Bellon, che nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala del Consiglio della sede di piazza Mazzini ha tracciato il bilancio degli ultimi cinque anni di attività dell’ente, contenuti nella relazione quinquiennale consegnata alla stampa.
“L’attività di un ente non sta solo nei numeri – spiega Bellon – ma si traduce in positività valutando la bontà dei servizi erogati. E su questo fronte possiamo vantare alcune eccellenze: AltaVita Ira nella sua sede di via Beato Pellegrino ospita il centro di riferimento per la specializzazione in medicina geriatrica. Siamo l’unico centro servizi del Veneto che si è dotato di un comitato etico e di un nucleo per le cure palliativa. Abbiamo istituito la “stanza azzurra”, per permettere ai nostri ospiti negli ultimi giorni di vita di poter essere accompagnati con dignità dai propri familiari al fine vita. Solo per fare un esempio di quanto ci sia oltre ai meri dati di bilancio”.
Venendo ai numeri AltaVita Ira nonostante la ristrutturazione organizzativa che ha permesso di migliorare le performance economiche mantenendo inalterato il livello del servizio agli ospiti, che è anzi migliorato date le nuove dotazioni, conta oltre 600 ospiti nei centri servizi ed occupa stabilmente oltre 450 lavoratori.
A palazzo Bolis, inaugurato nel 2011, conta su 120 posti letto per l’assitenza degli ospiti ed ulteriori 30 posti per il centro diurno di recente attivazione. A dicembre dell’anno scorso è iniziato inoltre l’iter che porterà palazzo Bolis ad ospitare uno dei primi ospedali di comunità della provincia di Padova.
L’integrazione con i servizi ospedalieri, è uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione uscente di AltaVita Ira. “Grazie a delle convenzioni attivate o in corso di attivazione con Ulss, azienda ospedaliera e Iov – ricorda Bellon – da qualche mese i nostri ospiti vengono visitati direttamente in struttura e possono essere sottoposti ai principali esami diagnostici attraverso strumentazioni di ultima generazione: non portiamo più il paziente in ospaedale in ambulanza a fare l’ecografia, giusto per fare un esempio, ma è l’ecografo con la strumentazione mobile che arriva direttamente al letto dell’ospite, evitando così il trauma dei trasporti da e per l’ospedale. Questo ha significato uno sforzo notevole in termini di formazione, organizzazione e dotazione di nuovi macchinari: ma nessun investimento è troppo oneroso se porta all’aumento della qualità della vita delle persone che ci vengono affidate e che meritano il miglior livello possibile di cura ed attenzione”.

Nella foto in primo piano il presidente uscente Stefano Bellon e le consigliere d’amministrazione Donatella Rossatelli ed Elisabetta Leban