Bambino di un anno e mezzo salvato grazie ai medici della Croce rossa italiana

 

Un bimbo di 18 mesi dal Kosovo all’Italia grazie a Croce Rossa Italiana di Padova, Ci.Mi.C. health team, Azienda ospedaliera di Padova e Regione Veneto, per la cura di una grave malformazione congenita alla laringe.
E’ stato operato venerdì 5 dicembre un bambino di 18 mesi proveniente dal Kosovo, che necessitava di una particolare operazione per risolvere un problema congenito alla laringe. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’azione congiunta promossa dalla Croce Rossa Italiana di Padova, con commissario Anna Maria Colombani, in collaborazione con il Multinational task force west e Ci.Mi.C. health team in Kosovo guidato dal tenente Massimo Caputi, la competenza dell’equipe medica del Professor Gregorio Babighian direttore dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria-Ortochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Padova e dalla Regione Veneto che sostiene tutte le spese dell’intervento sanitario mentre quelle per il soggiorno del bimbo e della mamma di 28 anni, assistita giornalmente dal Comitato femminile della CRI di Padova, sono sostenute dalla Croce rossa patavina.
“Il bimbo era affetto da una cosiddetta “glottide palmata”, già sottoposta a trattamento chirurgico nel paese di origine con cattivo  risultato – spiega il Professor Gregorio Babighian – Gli era stata praticata una tracheotomia, un foro nella trachea, per consentirgli una respirazione sufficiente, presentava esiti cicatriziali vistosi e molto sfavorevoli che richiedevano un reintervento in tempi brevi.
La glottide palmata consiste in una sorta di “tenda” fibrosa che si estende da una corda vocale all’altra, riducendo lo spazio aereo disponibile determinando, non solo una disfonia, ossia un’alterazione della voce, ma anche una dispnea, cioè una difficoltà respiratoria, in qualche modo alleviata dalla tracheotomia.
I tentativi di cura chirurgica, se non riescono, possono aggravare la situazione proprio a causa di cicatrici che riducono  ulteriormente il lume del “canale” respiratorio laringo-tracheale.
Allo scopo di ottimizzare la riuscita del reintervento – continua il professor Babighian – è stato utilizzato un laser ultramoderno, del quale l’Unità Operativa dovrebbe quanto prima dotarsi, che può venire usato dal chirurgo sia ad occhio nudo sia sotto guida microscopica”.
Del team del Professor Babighian fa parte l’aiuto Dottor Enzo Emanuelli, la cui esperienza in questo settore della chirurgia specialistica è ben nota a livello nazionale. Emanuelli ha in particolare guidato e collaborato nel trattamento del piccolo paziente.

“Un’azione quella dedicata al piccolo kosovaro, che rientra neIle finalità della Croce Rossa e che vede il Comitato Provinciale della CRI di Padova impegnato in una seconda trasferta per una bimba di 8 mesi affetta da una malformazione cardiaca. Entro dicembre l’arrivo a Padova per l’operazione salvavita – spiega Anna Maria Colombani – Siamo grati alla Regione che ci dà la possibilità di seguire questi pazienti per una delle azioni umanitarie di eccellenza per la Croce Rossa, che dà una grande soddisfazione principalmente dal punto di vista umano. Dal 2003 al 2006 grazie al protocollo con la Regione, sono stati 35 i pazienti bisognosi di cure che abbiamo portato a Padova”.